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La prevenzione del soffocamento del bambino.

La prevenzione del soffocamento si colloca in una fascia di basilare importanza all’interno della vastità della letteratura pediatrica internazionale: una tematica tanto coinvolgente quanto seria e sempre attuale.

Ostruzione da cibo

Premettiamo doverosamente che il soffocamento del bambino rimane ad oggi una delle principali cause di morte durante il periodo più critico che attraversa dagli 0 ai 4 anni: può avvenire a causa dell’inalazione di cibo o dell’inalazione di un corpo estraneo (dovremmo preoccuparci altresì di possedere una casa sicura oltre a tutto il resto se abbiamo un bambino nelle nostre vite, ma di questo approfondiremo con cura in un’altra sede).

In questo articolo ci occupiamo di soffocamento da cibo, trattando tutti gli aspetti annessi in maniera il più possibile esaustiva, dando pieno spazio a linee guida riconosciute ed accreditate: niente può esser lasciato al caso!

Alcuni dati ufficiali

La prevenzione del soffocamentoViene stimato che in Europa, ogni anno, 500 bambini muoiano soffocati.

In Italia, negli ultimi 10 anni, abbiamo un trend stabile della quota di incidenti, con circa 1000 ospedalizzazioni all’anno, all’interno delle quali esistono naturalmente episodi di maggiore e minore gravità.

Si evidenzia che molti casi denominati “quasi-eventi” si siano risolti proprio grazie all’intervento della famiglia appropriato e tempestivo.

Secondo il registro Susy Safe, uno dei più grandi registri internazionali che raccoglie i casi di incidenti da corpo estraneo nei bambini tra gli 0 e i 14 anni, si registra che in età pediatrica il soffocamento è imputabile al cibo nella misura tra il 60% e l’80%.

Le tabelle esplicite pubblicate individuano tutta una serie di nozioni relative ad alimenti a rischio in fatto di tipologia di cibo, livello di sviluppo del bambino/a, consistenze e somministrazione.

Tuttavia gli incidenti più gravi e con conseguenze severe individuati sono proprio causati in misura maggiore dalla carne o dai wurstel che si associano ad episodi fatali, di cui la metà dei casi è avvenuta in presenza di un adulto e sotto la sua supervisione (il che denota una scarsa conoscenza e responsabilità rispetto al problema del soffocamento).

Comprendiamo e riconosciamo i pericoli, per potervi far fronte e mettere in atto soluzioni

Educazione al tema

L’educazione al tema del soffocamento si articola in 2 proposte:

  1. la conoscenza ed applicazione di tutto ciò che concerne la prevenzione primaria (tagli sicuri, somministrazioni corrette, comportamenti contestualizzati adeguati).
  2. l’acquisizione delle competenze e delle manovre relative alla prevenzione secondaria (primo soccorso, disostruzione pediatrica, rianimazione cardio polmonare).

La formazione e la divulgazione riguardo proprio a questi principi teorico pratici e regole fondamentali è caldamente raccomandata dal Ministero della Salute: viene indirizzata a tutta la popolazione in generale, ma nello specifico alle famiglie ed a tutti i soggetti responsabili della cura dei bambini.

Esistono, magari vi è capitato d’imbattervi in alcune, campagne di salute pubblica attivate durante alcuni periodi dell’anno, esclusivamente finalizzate alla sensibilizzazione dei territori ed alla diffusione delle regole per garantire pasti sicuri e primo soccorso.

I volontari addetti ai lavori sono a disposizione nelle piazze per offrire informazioni ed insegnare le manovre d’emergenza gratuitamente.

Ebbene l’alimentazione, che è la prima delle cose utili per il benessere dei nostri bambini, viaggia esattamente di pari passo con la prevenzione e la sicurezza a tavola!

Come preparare il cibo?

L’ATTENZIONE NON SOLO È SOLO PER IL MENÚ

Le norme efficaci servono per minimizzare i rischi

Cosa occorre fare per la prevenzione del soffocamento?

  1. rendere i cibi “innocui” attraverso modalità riconosciute ed efficaci
  2. utilizzare accorgimenti e principi di somministrazione validi e aggiornati come da linee di indirizzo
  3. favorire la manipolazione consapevole
  4. conoscere e saper mettere in pratica manovre di disostruzione pediatrica e primo soccorso

Quali sono i principali requisiti dei cibi responsabili di gravi incidenti?

  • piccole dimensioni
  • tendenzialmente tondeggianti o rotondi
  • di forma cilindrica conforme alle vie aeree dei bambini
  • appiccicosi
  • consistenza viscida o resistente

Cosa manca in Italia per migliorare la prevenzione del soffocamento?

  • Per favorire la prevenzione, dovrebbero essere presenti, almeno su tutte le confezioni ed imballaggi degli alimenti da 0 a 4 anni, i cosiddetti Alert e le modalità specifiche di somministrazione.
    * (E aggiungerei, perché altrettanto di estrema importanza anche se si allontana dal nostro tema, che dovrebbero essere maggiormente monitorati gli Alert dei giocattoli: spesso non forniscono indicazioni complete o risultano scarsamente attinenti al periodo di sviluppo del bambino riportato, mettendo così a repentaglio troppo facilmente la sua vita).
  • Potrebbe far la differenza l’introduzione di una legge vera e propria che obblighi a rendersi idonei e sensibilizzati circa tutte queste tematiche laddove si svolgano mansioni di qualsiasi tipologia a contatto con i nostri bambini.

Non terminiamo certamente qui mamme e papà!

Vediamo sempre insieme nei 2 successivi articoli cosa prevede nello specifico la prevenzione primaria coi tagli sicuri, e la prevenzione secondaria con le manovre di disostruzione.

”Spesso una o due ore di corso possono effettivamente salvare la vita ai vostri bambini. Se ci riflettiamo basta molto poco per salvare veramente tutto!
Non aspettiamo domani: c’è bisogno di sicurezza, oggi!”

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Strategie per la prevenzione del soffocamento e dimostrazione delle manovre di disostruzione pediatrica

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