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Autosvezzamento per tutti e tagli sicuri: come fare e quando iniziare

Ed eccoci a parlare in questo caso di autosvezzamento.

Superata ormai l’antica congettura relativa alla parola “svezzamento” in quanto “togliere il vizio del latte”… passiamo oltre: sappiamo da un po’ e per certo che il latte per i neonati non è affatto un vizio e non lo è nemmeno mai stato!

Le direttive OMS

Precisiamo come sempre le DIRETTIVE OMS da cui cominciamo.

Anche per l’auto svezzamento, così come per tutti gli altri approcci riguardanti lo svezzamento in generale, sino ai 6 mesi di vita non abbiamo dubbi: non si deve far altro che proseguire con latte materno od in formula, senza improvvisare cambiamenti e senza optare per alcun precoce inserimento di alimenti, che l’organismo del neonato non è in grado né di ben tollerare né di metabolizzare.

Ci troviamo di fronte al metodo dell’autosvezzamento nel momento in cui non prevediamo la preparazione di pappe specifiche per il bambino/a, ma viene dato accesso libero al lattante alla mensa di tutta la famiglia, previo controllo e supervisione dei genitori.

Viene anche comunemente denominato “alimentazione complementare a richiesta” o “alimentazione responsiva“.

Autosvezzamento: quando procedere?

Competenze dell’apparato digerente

Tra i 6 ed i 7 mesi il bambino/a inizia a possedere la maturità dell’apparato digerente sufficiente per poter sperimentare e deglutire cibi solidi.

Le abilità psicomotorie per l’autosvezzamento

Anch’esse devono raggiungere in egual modo un’adeguata maturità; quando il vostro bimbo/a saprà star seduto da solo con anche la testolina ben eretta, vi renderete conto che può esser arrivato il momento giusto per affrontare questo grande e bel cambiamento… cominciare a mangiare!

I segnali evidenti

Vostro figlio/a sgrana gli occhi nel vedervi mangiare? Si agita e tende le manine? Capite che vorrebbe imitarvi? Anche se non sa che ciò che avete in mano è roba da mangiare, beh accontentatelo: tra simpatia, bavette ed enormi sorrisi… tutti insieme iniziate!

E se non ci sono ancora i dentini?

Certamente i denti contribuiscono ad una migliore e più strutturata masticazione, che permette addirittura l’approccio a più alimenti ed in diverse modalità, ma laddove tardassero a spuntare, ricordatevi che i bambini utilizzano le gengive con estrema dimestichezza facendosi ottima strada tra pranzi e cene!

Come cominciare l'autosvezzamento per tutti?

Nell’autosvezzamento più che mai, partiamo proprio dall’INTERESSE manifestato dal bambino, che prevede in prima battuta l’OSSERVAZIONE, poi la MANIPOLAZIONE e dulcis in fundo i meritati ASSAGGI!

Se c’è interesse oltre alle caratteristiche psicomotorie opportune del periodo, possiamo star certi che COMINCIARE è il prossimo giusto passo!

autosvezzamento bimboE poi?

E poi lasciamo che il bambino/a si svezzi da solo!

SENZA FORZATURE, SENZA TABELLE RIGIDE E PREPARAZIONI AD HOC, IL PICCOLO SI ADEGUERÀ PERFETTAMENTE A DIETA ED ORARI DELLA FAMIGLIA.

Ebbene sì: l’alimentazione complementare a richiesta introduce progressivamente i bambini alla dieta dei genitori (purché essa sia sana ed equilibrata), passando dal latte ai cibi solidi senza particolari schemi (naturalmente il latte rimarrà ancora per vari mesi l’alimento principale, proprio perché si tratta per i primi periodi di veri e propri assaggi di tutti i generi).

ATTENZIONE:

Ciò che deve rimanere l’obiettivo principale però, è che vadano forniti cibi esclusivamente sani ed idonei ai piccoli, nella maggior varietà possibile, accogliendo sempre e comunque la loro eventuale richiesta

(Alcune recenti ricerche pediatriche dimostrano che l’autosvezzamento oltre a favorire una crescita sana, è un ottimo alleato nella prevenzione dello sviluppo di sovrappeso e obesità infantile).

Dunque attingere sempre dalla tavola della famiglia ma altrettanto in sicurezza.

Tagli sicuri

Tagli sicuri per pasti sicuri

Sì, perché i tagli sicuri (come da linee di indirizzo), la riduzione a piccoli bocconcini e le modalità di somministrazione non devono in alcun caso risultare né pericolo né ostacolo.

Molti genitori per l’appunto, intimiditi dal rischio riguardo al soffocamento, si precludono a priori la possibilità di perseguire l’autosvezzamento ed i suoi criteri.

Sicuramente il timore è fondato riguardo al rischio di soffocamento e non deve essere in nessun caso sottovalutato, ma non è da mettere in relazione alle pratiche di una tipologia di svezzamento od un’altra.

I rischi devono essere continuo stimolo d’attenzione e cura per noi genitori senza trasformarsi in vere e proprie fobie… e laddove la paura sia proprio così fortemente radicata vi consiglio di partecipare ad uno dei miei corsi che metto a disposizione (Vedi qui >>> Corso di Disostruzione Pediatrica), così da potervi rendere competenti nell’emergenza ed indubbiamente più consapevoli e sereni.

Cosa ci deve sempre essere a tavola?

  • CEREALI
  • PROTEINE
  • VERDURA
  • FRUTTA

Tutto si può provare e tutto si può mangiare (gli inserimenti rigorosi e a step dei vari alimenti per il rischio d’allergie sono stati scientificamente superati da tempo!)

Cosa non ci deve assolutamente essere a tavola?

  • SALE
  • ZUCCHERI AGGIUNTI
  • BEVANDE GASSATE
  • ALIMENTI FRITTI
  • COLORANTI
  • ALCOOL
  • CIBI INDUSTRIALI E PRECONFEZIONATI
  • FUNGHI
  • MIELE (sino all’anno di vita)
  • PESCE/CARNE/UOVA poco cotti o crudi

Mani o cucchiaino?

Non c’è un indirizzo particolare al riguardo: noi mettiamo il tutto a disposizione, ma anche qui, lasciamo scegliere in libertà ai piccini!

Un corso specifico per svezzamento e autosvezzamento....

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Perché scegliere questa pratica?

Se si sceglie di intraprendere il cammino dell’auto svezzamento lo si fa innanzitutto per condivisione culturale, optando per dar PIENA FIDUCIA AL PROPRIO FIGLIO/A proprio perché alimentarsi è prima d’ogni cosa un atto naturale.

Possiamo ben osservare, per la gioia di tanti genitori, che molto del punto di vista dell’alimentazione complementare si rifa’ ad alcuni insegnamenti cardine del Metodo Montessori, volto a cogliere sempre e prima di tutto l’interesse reale del bambino attraverso l’osservazione, e orientato ad educare senza pressioni di alcun genere, seguendo appieno inclinazioni, desideri, gusti ed attitudini dei più piccini.

L’autosvezzamento è una scelta sensata dal punto di vista economico ed altrettanto sostenibile per l’ambiente!

I genitori, con il metodo dell’alimentazione responsiva, sono chiamati non solo ad essere il buon esempio, ma a condizionare addirittura la salute dei loro bambini attraverso il loro stesso cibo: coloro che decidono a gran voce di condizionare positivamente la salute dei propri figli, beh… cucinano!

E aggiungerei volentieri…

“I genitori che cucinano lo fanno perché hanno capito che la preparazione casalinga è un investimento imprescindibile”
(Dr. Conti Nibali S.)

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