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Parlando di alimenti a rischio di soffocamento e tagli sicuri voglio mettere l’accento su di una parola che ha un significato profondo: la prevenzione!

/ pre-ven-ziò-ne /

  • = azione diretta ad impedire il verificarsi o diffondersi di fatti indesiderati o dannosi
  • = prevede l’insieme di azioni ed attività che mirano a ridurre la mortalità o determinati fattori di rischio, promuovendo la salute e il benessere individuale e collettivo

Carissimi genitori che con tanto interesse seguite i miei approfondimenti…

Ci ritroviamo qui oggi di fronte ad un argomento di fondamentale importanza!

Informare

Ai giorni nostri persiste purtroppo una grande dose di cattiva e confusa informazione circa la prevenzione primaria contro il rischio di soffocamento.

Le famiglie spesso non sono adeguatamente formate e seguite nella conoscenza e applicazione di pochi tassativi criteri salva vita, e talvolta nemmeno tutti i facenti parte del personale addetto alla sorveglianza o educazione dei bambini all’interno delle nostre strutture scolastiche o ricreative si dimostra efficacemente competente al riguardo.

Come risolvere e far fronte ad una lacuna che non dovrebbe aver luogo perché si rifa’ ad una tematica tanto importante?

La prima risposta è: sensibilizzazione e diffusione!

Lo facciamo proprio qui, con voi, mettendo volentieri a vostra disposizione tutte le linee di indirizzo riconosciute a livello internazionale, citandole, spiegandole e rendendo fruibili nozioni e dettagli sui quali non soprassedere, così da poter acquisire nel concreto tutto ciò che c’è da tener a mente per preservare i nostri bambini.

Possibilità di soffocamento

Alimenti a rischio di soffocamento e tagli sicuri...La possibilità che nostro figlio si soffochi…

(È un’immagine davvero cupa e tragica, sì… ma ahimè troppo attinente alle migliaia di casi che si aggiungono alle statistiche Susy Safe ogni anno: la questione merita dunque di essere presa in esame in tutta la sua cruda rilevanza).

Soprattutto quando si è in procinto d’affrontare la fase dello svezzamento, ma altrettanto in altre epoche che attraversano la crescita dei nostri figli, la possibilità che il nostro/a bambino/a si soffochi risulta essere un pensiero ricorrente nella mente dei neo genitori, una reale preoccupazione, un terribile incubo nel quale non vorremmo mai ritrovarci.

Ben detto: l’ipotesi desidereremmo che nemmeno ci sfiorasse… è comprensibile e giustissimo!

Ma affinché tutto ciò possa rimaner fuori dalle nostre case bisogna conoscere adeguatamente le linee guida pediatriche prodotte dal Ministero della Salute e quali sono gli alimenti a rischio di soffocamento.

Bisogna impegnarsi ad applicarle tutti i giorni senza eccezioni.

Diventa imprescindibile la necessità di approcciarsi alla opportuna informazione e formazione al fine di lasciar andare il più lontano possibile dubbi e timori, producendo invece certezze e comportamenti adeguati e sicuri.

(*ATTENZIONE: le fatalità fanno ugualmente parte del nostro percorso di vita, irrompendo nonostante i giusti presupposti, scavalcando marchi d’ottima qualità e fiducia, e sfuggendo inesorabilmente al nostro controllo, alla nostra dedizione e al nostro buono e totale accudimento quotidiano… e aggiungerei purtroppo!
… Ma questa d’altronde è un’altra questione).

In questo articolo ci concentriamo su statistiche scientifiche, che forniscano basi solide, aggiornate e veritiere: principi utili e pratici atti a favorire concretamente la vita dei bambini e la serenità delle famiglie

La prevenzione primaria si basa su regole, raccomandazioni e comportamenti da tenere durante la preparazione dei cibi e durante l’assunzione dei pasti al fine di minimizzare il rischio di soffocamento.

Linee di indirizzo

Chi ci fornisce queste precise linee di indirizzo a cui ci rifacciamo?
ESCLUSIVAMENTE IL MINISTERO DELLA SALUTE.

In fascia d’età tra gli 0 e i 4 anni i bambini sono esposti al maggior rischio di soffocamento.

Perchè?

L’elevata incidenza è dovuta ad una molteplicità di fattori:

  1. caratteristiche psico-fisiche del bimbo/a (vie aeree di piccolo diametro e forma conoide sino alla pubertà)
  2. scarsa coordinazione tra masticazione e deglutizione dei cibi solidi (non è innata come per i liquidi)
  3. dentizione incompleta (i molari, che riducono gli alimenti in un bolo liscio, crescono attorno ai 30 mesi)
  4. frequenza respiratoria elevata e tendenza a svolgere più attività contemporaneamente (mangiare mentre si corre o si salta, parlare, mangiare mentre si guarda la tv o il tablet…)

”Facciamo tutto ciò che ci è possibile e persino di più per il bene dei nostri figli… Allora al lavoro genitori: con le preparazioni adeguate e sicure i vostri pasti saranno ancora più gustosi e piacevoli”

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Come intervenire in famiglia?

Eliminiamo allora dalla dieta tutti i cibi potenzialmente pericolosi?

Assolutamente NO!

IL “PASTO SICURO” firmato dal ministero della salute INDIVIDUA REGOLE DI PREPARAZIONE, SOMMINISTRAZIONE E COMPORTAMENTALI:

  • modifichiamo la forma degli alimenti proposti
  • modifichiamo la consistenza
  • cuociamo maggiormente se si può
  • monitoriamo i bambini non lasciandoli mangiare da soli
  • assicuriamoci che siano ben seduti ed eretti, evitando scherzi o movenze di vario genere che possano esser fatali
  • invitiamoli sempre a mangiare lentamente, masticando con attenzione
  • eliminiamo le distrazioni, prediligiamo la concentrazione e la quiete, e rendiamo la tavola un’occasione di convivialità
  • non anticipiamo le tappe, ma forniamo sempre alimenti adeguati al livello di sviluppo

Gli alimenti a rischio e la loro preparazione

Ecco qua per voi un elenco di alimenti a rischio (se non pericolosi!) con le relative preparazioni adeguate e tagli sicuri

L’elenco non vuol essere esaustivo, ma intende fornire una serie di esempi: l’attenzione deve essere estesa a tutti gli alimenti con le medesime caratteristiche di quelli elencati.

  • ALIMENTI DI FORMA TONDEGGIANTE (uva, ciliegie, olive, mozzarelline, pomodorini, polpettine)= togliere semi e noccioli, tagliare in piccoli pezzi circa 5mm.
  • ALIMENTI DI FORMA CILINDRICA (wurste, salsicce, carote)= tagliare prima in lunghezza a listarelle e poi in pezzi più piccoli, mai a rondelle.
  • CEREALI IN CHICCHI (orzo, mais, muesli)= tritare finemente.
  • FRUTTA DISIDRATA (uvetta)= mettere a bagno e tagliare finemente.
  • ALIMENTI CHE SI ROMPONO IN PEZZI DURI E TAGLIENTI (cracker, biscotti, pane)= ridurre in farina.
  • BURRO D’ARACHIDI E SIMILI CONSISTENZE= spalmarne sul pane uno strato sottile.
  • FRUTTA E VERDURA DI CONSISTENZA DURA O FIBROSA (mela, sedano, ananas)= cuocere fino al raggiungimento di una consistenza morbida o grattuggiare; attenzione a bucce e filamenti.
  • VERDURE A FOGLIA= cuocere in abbondanza e tritare, se somministrate crude sminuzzarle; rimuovere eventuali filamenti.
  • CARNE E PESCE= cuocere sino ad ottenere una buona morbidezza, poi tagliare in pezzi piccoli; rimuovere filamenti, ossicini e lische.
  • LEGUMI= cuocerli sino alla opportuna morbidezza per essere schiacciati con la forchetta o frullati.
  • FORMAGGI A PASTA FILATA= tagliare finemente.

*evitare prima dei 4/5 anni: arachidi, semi, frutta secca a guscio e caramelle dure, gommose, marshmallow, gomme da masticare, popcorn, sfoglie di patate fritte e simili.

Leggi gli altri approfondimenti su Primo Soccorso e Disostruzione Pediatrica

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