Come preparare correttamente la formula artificiale senza correre rischi di contaminazioni? Per rispondere a questa domanda bisogna necessariamente rifarsi alle linee guida dell’OMS e del Ministero della Salute.
Non vi è dubbio che in alcuni casi è necessario utilizzare la formula artificiale. Che si tratti di una scelta o di una necessità, è importante sapere come prepararla correttamente se si tratta di formula in polvere. In questo articolo scopriamo quali sono le regole per la sua ricostituzione al fine di evitare contaminazioni che possono nuocere alla salute del bambino.
- 1 Una questione di scelta
- 2 Come si presenta la formula artificiale?
- 3 Quale delle due formule è più pratica e/o sicura?
- 4 Una formula vale l’altra?
- 5 Come preparare correttamente la formula artificiale in polvere
- 6 Quali le condizioni ideali per la proliferazione dei batteri?
- 7 Quale è la procedura corretta?
- 8 Informazioni importanti
- 9 Come preparare correttamente la formula artificiale: le conclusioni
- 10 Bibliografia
Una questione di scelta
Utilizzare il latte artificiale può essere una scelta consapevole, una necessità, o la conseguenza di un mancato affiancamento rispetto all’allattamento al seno. Resta inteso che quest’ultimo è l’ideale per il neonato.
Qualunque sia la ragione per la quale si passa al latte artificiale, prima di usarla è bene farsi dare indicazioni dal pediatra. Altrettanto necessario è conoscere il modo corretto per prepararla.
Come si presenta la formula artificiale?
Il latte artificiale può essere pronto all’uso o da ricostituire. Nel primo caso non richiede alcuna manipolazione da parte dell’adulto. Nel secondo caso, invece, è necessario ricostituire la formula. Il prodotto si presenta in polvere cui va aggiunta acqua e questa preparazione deve essere molto accurata. Entrambe le preparazioni sono, dunque, identiche sotto il profilo nutrizionale ma differiscono molto sotto il profilo igienico.
Quale delle due formule è più pratica e/o sicura?
Partendo dall’assunto che la formula liquida è sterile e considerato che è pronta all’uso, possiamo dire che è la scelta ottimale. Vero è, però, che anche quella in polvere è microbiologicamente incontaminata. Ciò nonostante potrebbe comunque contenere flora batterica residua sopravvissuta al processo di produzione industriale. Ecco perché è molto importante che la sua ricostituzione avvenga con estrema cura.
Una formula vale l’altra?
Qui entriamo in un campo in cui spesso, purtroppo, il passaparola regna sovrano. Posto che tutte le formule sono sostanzialmente simili da un punto di vista nutrizionale, non è bene cambiare marca continuamente in base ai suggerimenti di amici o per sentito dire. Le uniche differenze tra formule si hanno se si parla di latti specifici, ad esempio a basso contenuto proteico, anti rigurgito o ipoallergenici. In questi casi, però, il cambio se necessario va indicato dal pediatra.
Come preparare correttamente la formula artificiale in polvere
Come detto, la formula artificiale in polvere non è sterile. Questo perché viene preparata in atmosfera non sterile e, pertanto, può contenere batteri nocivi che devono essere “annientati” in fase di preparazione domestica. Le linee guida per la preparazione dei latti in polvere sono state concepite per ridurre il tempo di attesa tra ricostituzione e utilizzo dell’alimento ricostituito. Ciò al fine di ridurre al minimo il tempo in cui i batteri possono moltiplicarsi.
Quali le condizioni ideali per la proliferazione dei batteri?
I batteri si moltiplicano più rapidamente a temperature comprese tra i 7°C e i 65°C (e preferiscono la temperatura corporea di 37°C). Anche a 5°C, ovvero la temperatura raccomandata per i frigoriferi domestici, la moltiplicazione continua, ma a un ritmo molto ridotto. Inoltre, è bene sottolineare l’importanza di seguire attentamente le indicazioni per la pulizia e la sterilizzazione delle attrezzature utilizzate per la ricostituzione e la somministrazione.
IMPORTANTE
Salmonella e Cronobacter sakazakii sono i microrganismi che destano maggiore preoccupazione quando si parla di latte artificiale.
Quale è la procedura corretta?
- In primo luogo, lava accuratamente le mani e utilizza strumenti e superfici pulite. Ogni volta che si prepara il latte artificiale, utilizzare acqua fresca dal rubinetto per riempire il bollitore o il pentolino.
- Non utilizzare acqua precedentemente bollita o addolcita artificialmente.
- L’acqua in bottiglia non è consigliata per la preparazione del latte artificiale, poiché può contenere troppo sale (sodio) e solfati.
- Fare bollire a 100°C per almeno 1 minuto, lasciare raffreddare fino a 70°C (1L di acqua impiega circa 30 minuti per giungere alla temperatura indicata).
- Riempire il biberon con l’acqua a 70°C.
- Riempire il dosatore e livellare utilizzando il bordo piatto di un coltello pulito e asciutto o la livella in dotazione.
- Aggiungere il numero di misurini necessari.
- Chiudere il biberon.
- Coprire la tettarella con il suo tappo e agitare il flacone fino a quando la polvere è sciolta.
- Mescolare fino a ottenere una soluzione liquida e senza grumi.
- Raffreddare velocemente sotto l’acqua corrente fino alla temperatura corretta per la somministrazione.
- Verificare la temperatura prima di somministrarlo (indicativamente dovrà essere di 37°C).
Informazioni importanti
Il metodo più sicuro per mescolare la formula è agitare il biberon o far girare la formula e l’acqua all’interno dello stesso.
I frullatori possono essere difficili da pulire, mentre quelli usati per preparare il latte artificiale sono stati collegati a malattie dei bambini.
Frullini e cucchiai sono più facili da pulire, ma possono comunque aumentare il rischio di contaminazione da germi il latte del bambino.
Se al termine della poppata resta un avanzo di latte, buttalo via; la saliva del bambino non è sterile e il latte è ormai contaminato.
Al contrario, se il biberon non è stato usato, va consumato entro 2 ore in quanto la saliva non è entrata in contatto con la formula.
Sono consapevole che spesso i genitori che allattano artificialmente i loro bambini faticano a reperire informazioni aggiornate. Talvolta possono sentirsi esclusi, come se questa modalità di alimentazione appartenesse a una minoranza e non meritasse la stessa considerazione. Ecco perché ho creato un corso specifico. In questo modo offro informazioni scientifiche aggiornate, strategie, trucchi e suggerimenti per chi ha scelto o è stato costretto a scegliere l’alimentazione artificiale.
Come preparare correttamente la formula artificiale: le conclusioni
- La formula artificiale può essere pronta all’uso o in polvere. La prima è sterile e immediatamente utilizzabile, mentre la seconda richiede una corretta ricostituzione.
- La formula liquida è considerata più sicura. La formula in polvere può essere utilizzata in modo sicuro se preparata correttamente.
- Cambiare marca continuamente non è consigliato senza una reale necessità.
- La formula in polvere non è sterile e può contenere batteri nocivi. La sua preparazione richiede attenzione e pulizia accurata per ridurre il tempo in cui i batteri possono moltiplicarsi.
- Il metodo più sicuro per mescolare la formula è agitare il biberon. Evitare l’uso di frullatori, preferendo frullini o cucchiai, per ridurre il rischio di contaminazione. Buttare via eventuali avanzi di latte e consumare il biberon entro 2 ore se non utilizzato.
Bibliografia
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_1618_allegato.pdf
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