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Quando e come iniziare a offrire l’acqua al bambino? Se pensiamo che offrire l’acqua al piccolo sia un gesto del tutto innocuo, dobbiamo sapere che non è detto che ciò sia sempre così. Diversi studi ci dicono come e quando iniziare a offrire l’acqua ai più piccoli. 

Nel 2009 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il Manuale di Promozione e Sostegno dell’Allattamento al Seno. In esso si chiarisce  che: dare da bere al bambino acqua o altri liquidi come tè o tisane può disturbare la produzione di latte, diminuire l’apporto di nutrienti e aumentare il rischio di malattie infettive. Posto che nel nostro paese il rischio di malattie infettive trasmesse dall’acqua è molto improbabile, restano valide le restanti indicazioni dell’OMS. In questo articolo facciamo luce sul tema. 

 

Come interferisce l’assunzione di acqua con l’avvio dell’allattamento al seno?

Nella fase di avvio dell’allattamento al seno, i meccanismi che regolano la produzione di latte materno sono molto delicati. Si tratta di un processo complesso che si calibra nel tempo e consente l’adeguata produzione di latte. Inoltre, il neonato dispone di uno stomaco dalle dimensioni molto ridotte e che facilmente si riempie. Tutto ciò di cui ha bisogno (nutrienti, vitamine, sali, acqua, ecc.) è già presente nelle corrette quantità nel latte pertanto non servono aggiunte. Sappiamo inoltre che la quantità di latte prodotto dalla madre varia al variare di quella assunta dal piccolo. Ne consegue che se il bambino beve acqua, riempie lo stomaco di una sostanza non nutriente bevendo meno latte. In questo senso la produzione di latte materno potrebbe calare data la minore suzione del bambino. 

In sintesi

L’acqua, dunque, non va offerta nei primi sei mesi di vita del bambino affinché non interferisca con l’allattamento. Vi è anche una seconda ragione per la quale va evitata. L’apparato digerente del neonato non è predisposto per assumere altro che non sia latte (materno o in formula)

Quando iniziare a dare acqua al bambino?

Se nei primi 6 mesi non va offerta l’acqua, gli studi concordano nel dire che dopo quel termine assumere acqua non crea problemi. A quell’epoca, infatti, l’organismo del piccolo è ormai pronto a ricevere la cosiddetta alimentazione complementare. Altri alimenti, acqua inclusa) affiancheranno il latte materno o in formula che resterà, comunque, la principale fonte di nutrimento fino all’anno di vita. Diciamo però che l’acqua aggiuntiva non è indispensabile per tutto il primo anno di vita. Ciò vale a maggior ragione per i piccoli allattati al seno. Questo perché il bambino continua ad assumere grandi quantità di latte al quale affianca altri agli alimenti che contengono anch’essi acqua. 

Come dare l’acqua al bambino?

Offrire l’acqua da una tazza, dopo i sei mesi, può aiutarlo ad abituarsi al sapore di liquidi diversi dal latte materno o formulato diventando, altresì, un gioco nuovo e stimolante che in realtà è un esercizio. Questo perché già da piccoli i bambini sono in grado, con alcuni accorgimenti, di bere da una tazzina. Proponendo l’acqua in questo modo useranno la lingua per bere, coordinando respirazione, suzione e deglutizione e sarà più facile apprendere in futuro a sorseggiare. A partire dai nove mesi è possibile usare la cannuccia. Utilizzare le tazze con beccuccio che si trovano in commercio, invece, sarebbe da evitare. Da un lato oltre 2000 bimbi l’anno si feriscono il palato cadendo con tazze o bottigliette con il beccuccio. Inoltre, l’utilizzo di questi ausili potrebbe causare diversi disturbi secondo parecchi studi. 

Possibili disturbi correlati

Tra i tanti citiamo: 

  • Ritardo nell’acquisizione delle competenze motorie per le funzioni della bocca.
  • Problemi per lo sviluppo delle strutture muscolare e ossee della bocca, della faccia e dei denti.
  • Problemi di deglutizione.
  • Problemi di linguaggio.

Come dare da bere al bambino dalla tazzina

Se vuoi provare ti consiglio di accomodarti con il tuo bambino seduto sulle ginocchia mantenendolo in posizione verticale. Appoggia la tazzina sul suo labbro inferiore inclinandola fino a bagnargli le labbra. Il bambino inizierà a leccare l’acqua e l’accorgimento che dovrai avere sarà di non versargli l’acqua direttamente in bocca. Verso i nove mesi, sarà capace di afferrare la tazzina e bere quanto desidera, magari bagnandosi tutto le prime volte ma con sua grande soddisfazione. 

Quanta acqua dare?

Con l’inizio dello svezzamento puoi iniziare a proporgli piccole quantità di acqua in una tazzina da caffè o in un bicchiere. Le dosi variano da bambino a bambino. Dipendono da quanto latte ancora assume, dalla stagione, dalla temperatura e da quanto eventualmente suda di volta in volta. Se capisci che tuo figlio si autoregola nella richiesta puoi tranquillamente lasciare che sia lui a chiedere di attaccarsi al seno o di bere. In questi casi probabilmente in un primo momento lo scambierà per un divertente gioco ma, nel tempo, berrà in base alla propria sete. 

IMPORTANTE

Ricorda che il latte materno e la formula artificiale sono costituiti principalmente (per quasi il 90%) da acqua. Di conseguenza,  non forzarlo a bere se non intende farlo. Il rischio che si disidrati in condizioni normali è davvero molto basso.

Come capisco se mio figlio si sta disidratando?

Se sei preoccupato per lo stato di idratazione del bambino, monitora il numero di pannolini bagnati. In generale se bagna da 4 a 6 pannolini nelle 24 ore significa che è ben idratato

NOTA 

Per maggiore scrupolo ti elenco i principali segni di disidratazione

  • Labbra screpolate
  • Pochissime o nessuna lacrima quando piangono
  • Occhi incavati
  • Colore scuro dell’urina
  • Fontanella molle (punto molle) sulla sommità della testa incavata
  • Irritabilità
  • Eccessiva sonnolenza

In caso di dubbio, o anche solo per scrupolo, è sempre bene farsi consigliare dal pediatra. 

Quale acqua offrire ai lattanti?

Sfatiamo il mito delle acque specifiche per bambini. I piccoli, infatti, possono bere la stessa acqua del resto della famiglia. Non è necessario acquistare acqua speciale per loro. Detto ciò, se in casa si beve l’acqua del rubinetto controlla la qualità dell’acqua nella tua zona per assicurarti che sia sicura da bere. Se così è, offrila al tuo bambino senza problemi. In questo modo risparmierai, non inquinerai e gli farai bere un’acqua sicura.  

Quando e come iniziare a offrire l’acqua al bambino? Le conclusioni

  • L’acqua non va data nei primi sei mesi.
  • Rispetto all’offerta di acqua al bambino diversi studi indicano come e quando iniziare.
  • Nella fase di avvio dell’allattamento al seno, l’assunzione di acqua può disturbare la produzione di latte e ridurre l’apporto di nutrienti.
  • Dopo i primi sei mesi, quando il bambino è pronto per l’alimentazione complementare, l’assunzione di acqua non crea problemi.
  • L’acqua aggiuntiva non è indispensabile per il primo anno di vita, ma può essere offerta gradualmente con l’inizio dello svezzamento.
  • Lasciare che il bambino si autoregoli nella richiesta di acqua; non forzarlo a bere se non è interessato.
  • I bambini possono bere la stessa acqua della famiglia; non è necessario acquistare acqua speciale.
  • Verificare la qualità dell’acqua del rubinetto nella zona di residenza.

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