Parto naturale dopo il cesareo-VBAC: è sicuro?

La domanda sulla sicurezza del parto naturale dopo un cesareo è stata oggetto di lunghe discussioni e dibattiti nel corso degli anni. Un tempo si riteneva che dopo un taglio cesareo il parto naturale successivo fosse pressoché impossibile.

Oggi si è dimostrato il contrario. La chirurgia ha fatto passi avanti, le tecniche sono migliorate e attualmente nella metà dei casi una donna, dopo un precedente cesareo, può partorire naturalmente (VBAC Vaginal Birth After Cesarean).

Ciò premesso, è  vero che esistono condizioni che talvolta ne impediscono la realizzazione. Queste riguardano di norma la salute materno fetale, le ragioni del precedente cesareo, il tipo di cicatrice uterina o fattori di rischio individuali. La scelta, dunque, deve avvenire in maniera consapevole e informata. In questo articolo, esamineremo le questioni comuni legate al VBAC alla luce delle più recenti evidenze scientifiche.

Partiamo da un’indicazione aggiornata al 2021. Si tratta di quanto stabilito nelle linee guida della  “Società italiana di ginecologia e ostetricia” (SIGO).

In esse si sottolinea che il travaglio di parto può essere programmato e offerto, in assenza di controindicazioni specifiche, alla maggior parte delle donne con feto singolo in presentazione cefalica e con un pregresso singolo taglio cesareo con incisione trasversale bassa a livello del segmento uterino inferiore, con o senza una storia di parto vaginale precedente.

Tradotto, stiamo dicendo che spesso non vi sono controindicazioni per un parto naturale dopo un cesareo. 

Di cosa dunque dovrò tenere conto per scegliere consapevolmente? 

• Il primo elemento da considerare è il motivo e/o la modalità del pregresso cesareo. 
• La vicinanza o meno ad un ospedale con servizi di emergenza è un altro elemento non trascurabile. Per scegliere in sicurezza il parto naturale dopo un cesareo è  importante poter disporre di assistenza specialistica in caso di necessità. 
• Il tuo rapporto con il parto e l’idea che hai di esso è un ulteriore fattore di cui dovrai tenere conto. Se desideri fortemente partorire naturalmente dopo un cesareo sarà opportuno che tu richieda delle consulenze mirate prima di scegliere. 

Partorire informata, oggi, significa avvalersi di una consulenza prenatale corretta e personalizzata. Scopo di tale consulenza è aiutarti a prendere la decisione migliore per te e per il tuo bambino in un’ottica medica. E’ fondamentale, infatti, che venga fatta una corretta valutazione del rapporto tra i rischi e i benefici a breve e lungo termine. Se da un lato sappiamo che la probabilità di successo di un travaglio di parto può raggiungere l’80% (90%  in caso di pregresso parto vaginale o VBAC precedente), dall’altro, tuttavia, il parto naturale è controindicato in donne con: 

• una pregressa rottura dell’utero
• in caso di pregressa incisione longitudinale classica (cicatrice verticale)
• in caso di pregressa incisione a T invertita
• nei casi in cui il parto vaginale sarebbe comunque controindicato, indipendentemente dalla presenza di una cicatrice uterina (ad esempio placenta previa)

Tra i principali rischi associati al parto naturale dopo il cesareo-VBAC abbiamo: 

• Rottura della Cicatrice Uterina: Questo è uno dei rischi più seri. Un utero che abbia già subito un taglio cesareo ha un’elasticità ridotta. Questo aumenta il rischio di rottura durante le contrazioni del travaglio, motivo per cui il parto non verrà indotto in questi casi. Per quanto si tratti di un evento raro (in media circa lo 0,5% dei casi) potrebbe avere conseguenze rilevanti. In caso di rottura, infatti, si deve procedere ad un taglio cesareo urgente. 
• Necessità di Taglio Cesareo d’Urgenza: Al di là della rottura dell’utero,  complicanze imprevedibili possono sempre indurre i medici a dover eseguire un taglio cesareo urgente. Si tratta dei casi ad esempio di stress fetale o altre complicanze.
• Fallimento del VBAC: Talvolta il travaglio può arrestarsi o non progredire come necessario. In questi casi si procede al taglio cesareo per evitare sofferenze fetali o problemi alla donna. 

Sono fattori di un possibile aumento di rischio rispetto alla rottura dell’utero: 

• un intervallo di tempo ridotto dal pregresso taglio cesareo (generalmente compreso tra 12 e 18 mesi)
• età materna superiore a 40 anni 
• età gestazionale oltre le 41 settimane
• obesità
• ricorso all’induzione o all’accelerazione del travaglio 
• complicanze post-operatorie del pregresso taglio cesareo 

Presi singolarmente nessuno di questi fattori costituisce una controindicazione assoluta al parto naturale, diciamo però che la valutazione spetta in questi casi all’equipe medica. 

Rispondiamo, dunque, alla domanda iniziale, ovvero il parto naturale dopo il cesareo-VBAC: è sicuro?

Su specifica richiesta della donna, il VBAC è un’opzione praticabile anche dopo due precedenti tagli cesarei con incisione trasversale bassa a livello del segmento uterino inferiore.

Anche se le casistiche sono limitate, le probabilità di successo sono buone, e i tassi di complicanze sono solo leggermente superiori rispetto alle donne con un solo precedente taglio cesareo. La gestione del travaglio e del parto, in questo caso, deve essere effettuata da un’equipe ostetrica particolarmente esperta.

In conclusione

Il parto naturale dopo un cesareo è una reale opzione per molte donne, ma richiede una valutazione accurata da parte di un medico esperto. Le linee guida del SIGO 2021 sono preziose per aiutare le donne a prendere decisioni informate in merito.

E’ fondamentale scegliere un ospedale adeguatamente attrezzato, capace di assisterti in caso di bisogno. 

Allo stesso modo, è necessario che tu sia consapevole che un taglio cesareo possa risultare necessario anche se non previsto. 

Cerca infine di avere uno stile di vita sano e di seguire una dieta equilibrata. Prenderti cura di te non potrà che aiutarti a affrontare il parto nel migliore dei modi.  

Bibliografia: 
Società italiana di ginecologia e ostetricia