Perché i bambini rifiutano i cibi solidi?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo riformularla chiedendoci: perché i bambini talvolta rifiutano i cibi solidi?
A tutti noi può capitare di rifiutarci di assaggiare un cibo nuovo. Può accadere per via di un odore sgradevole, di una consistenza che non ci convince o semplicemente perché non amiamo le novità in ambito culinario.
Lo stesso potrebbe avvenire con i nostri piccoli quando proponiamo un cibo ma allontanano la posata o il piatto o, addirittura, voltano la testa disgustati senza nemmeno averne annusato l’odore.
Questo comportamento può generare preoccupazione nei genitori, ma nella maggior parte dei casi si tratta di una fase transitoria e gestibile con pazienza e strategie adeguate.
In questo articolo scopriamo insieme le principali cause del rifiuto dei cibi solidi e come affrontarle.
- 1 Cosa implica il passaggio dal latte ai cibi solidi?
- 2 Le possibili cause del perché il bambino rifiuta i cibi solidi
- 3 Se il bambino non è ancora pronto
- 4 Se il bambino rifiuta nuove consistenze
- 5 Se il riflesso di estrusione ancora presente
- 6 Se il bambino preferisce il latte
- 7 La dentizione
- 8 Se il bambino percepisce ansia o pressione durante i pasti
- 9 Strategie per incoraggiare il bambino ad accettare i cibi solidi
- 10 Quando preoccuparsi?
- 11 Conclusione
Cosa implica il passaggio dal latte ai cibi solidi?
Passare dal latte materno o artificiale ai cibi solidi rappresenta una grande novità per il bambino perché comporta una serie di cambiamenti fisiologici, sensoriali ed emotivi.
Il latte è un alimento liquido e omogeneo, mentre i cibi solidi hanno consistenze diverse (morbide, granulose, fibrose, croccanti). Si tratta ogni volta di affrontare una novità diversa. Se fino a quel momento la suzione è stata un’azione naturale e istintiva, nel passaggio ai cibi solidi entrano in gioco nuovi movimenti della bocca, della lingua e della mandibola, necessari per masticare e deglutire. Questo passaggio richiede tempo e gradualità.
Inoltre, l’introduzione dei cibi solidi richiede abilità motorie avanzate, come la coordinazione mano-bocca per afferrare e portare alla bocca il cibo (soprattutto con l’autosvezzamento) e la capacità di stare seduto in posizione stabile.
Vi è poi un aspetto più squisitamente emotivo e psicologico. Il latte non è solo nutrimento, ma anche sicurezza e legame con la mamma. Il passaggio ai cibi solidi potrebbe essere percepito come una rinuncia a questa fonte di sicurezza, e alcuni bambini potrebbero opporre resistenza.
Perché i bambini rifiutano i cibi solidi? Questo può dipendere da molteplici fattori, tra cui il bisogno di adattarsi ai nuovi odori, consistenze, temperature e sapori dei cibi solidi, che potrebbero inizialmente non farli sentire a proprio agio.
Questi aspetti spiegano perché alcuni bambini possono avere bisogno di più tempo per accettare i cibi solidi e perché è importante procedere gradualmente, rispettando i loro tempi e i segnali di prontezza.
Le possibili cause del perché il bambino rifiuta i cibi solidi
Come abbiamo visto, l’introduzione ai cibi solidi è una tappa importante dello sviluppo che non sempre avviene senza difficoltà.
Il rifiuto dei cibi solidi può essere influenzato da fattori fisiologici, emotivi o sensoriali. Conoscere le cause e i segnali di prontezza può aiutarvi ad affrontare serenamente questa fase senza ansie o pressioni eccessive.
Se il bambino non è ancora pronto
Non tutti i bambini sono pronti a passare ai cibi solidi nello stesso momento. Ogni piccolo segue il proprio ritmo di crescita, e forzare questo passaggio può essere controproducente.
Vediamo quali possono essere i segnali di prontezza per lo svezzamento:
- interesse verso il cibo degli adulti
- capacità di stare seduto con supporto
- coordinazione mano-bocca per portare il cibo alla bocca
Se il bambino non mostra questi segnali, non è mai bene forzarlo. Sarà opportuno attendere qualche settimana prima di riprovare.
Se il bambino rifiuta nuove consistenze
Alcuni bambini sono particolarmente sensibili alle nuove consistenze e potrebbero rifiutare puree troppo lisce, pezzetti troppo duri o cibi troppo morbidi.
In questi casi è necessario adottare alcuni accorgimenti:
- proporre diverse consistenze osservando le reazioni
- se il bambino rifiuta il cucchiaino, provare con l’autosvezzamento lasciandolo esplorare il cibo con le mani
- variare la preparazione dello stesso alimento per individuare la consistenza preferita
Se il riflesso di estrusione ancora presente
Nei primi mesi di vita, i neonati hanno un riflesso di estrusione che li aiuta a proteggersi dai corpi estranei, spingendo fuori la lingua. Se questo riflesso è ancora presente, il bambino potrebbe non essere pronto per i cibi solidi.
Anche in questo caso è bene attendere qualche settimana e riprovare senza pressione.
Se il bambino preferisce il latte
Molti bambini all’inizio dello svezzamento preferiscono ancora il latte materno o artificiale. Il latte può restare predominante per i primi 12 mesi; dunque, non è raro che ciò accada. In questi casi potete provare a:
- proporre i solidi senza forzare
- mantenere il latte come alimento principale soprattutto laddove sia quello materno, offrendo gradualmente cibi solidi senza insistere
La dentizione
Quando il bambino sta mettendo i denti, può manifestare un minor interesse per il cibo a causa del fastidio alle gengive. In questa delicata fase dello sviluppo orale può essere risolutivo agire in questo senso:
- offrire cibi freschi come yogurt o frutta morbida fredda
- proporre alimenti mordicchiabili come bastoncini di pane morbido
Se il bambino percepisce ansia o pressione durante i pasti
L’atteggiamento dei genitori durante i pasti è fondamentale. Se il momento del pasto diventa stressante, il bambino potrebbe rifiutare il cibo per reazione emotiva. Lasciate perdere le aspettative irreali circa lo svezzamento.
Un’anziana pediatra una volta mi disse “bambino che non mangia, mangiò o mangerà!” Niente paura, dunque, prima o dopo il vostro piccolino inizierà a nutrirsi anche con i cibi solidi.
Nel mentre potrete:
- evitare pressioni o frasi come “mangia tutto”
- rendere il pasto un momento sereno e senza aspettative rigide
Strategie per incoraggiare il bambino ad accettare i cibi solidi
Offrire più volte senza forzare
- I bambini hanno bisogno di vedere e toccare un alimento più volte prima di accettarlo. Uno studio suggerisce che possono essere necessarie fino a 10-15 esposizioni prima che un bambino accetti un nuovo cibo.
- Presentare lo stesso cibo in modi diversi (ad esempio, banana intera, schiacciata o a pezzetti) potrebbe incuriosirlo e stimolarlo. Se non siete certi di come proporre le porzioni a vostro figlio, vi suggerisco questo mio corso sui tagli sicuri.
Lasciare il bambino esplorare con le mani
- Permettere al bambino di toccare, schiacciare e annusare il cibo favorisce la curiosità e riduce il rifiuto.
- Proporre alimenti facili da afferrare, come bastoncini di frutta o verdura cotta, pasta corta o pane morbido sono un’ottima opportunità per permettergli di esplorare il cibo.
Creare un ambiente sereno e senza distrazioni
- Un ambiente tranquillo aiuta il bambino a concentrarsi sul cibo.
- Spegnere TV e tablet durante i pasti, mangiare insieme al bambino, dando l’esempio, usare un seggiolone stabile per farlo sentire sicuro sono senza dubbio stratagemmi che lo possono aiutare.
Variare colori e presentazione
- I bambini sono attratti da colori e forme. Variare le consistenze e i colori dei cibi può attrarli più di un insistente invito all’assaggio.
Non sostituire subito il pasto con il latte
- Se il bambino rifiuta il pasto, offrire subito il latte può rinforzare l’idea che sia l’unica opzione accettabile. Il mio consiglio è di aspettare almeno 30 minuti prima di offrire il latte.
Quando preoccuparsi?
Sebbene il rifiuto dei cibi solidi sia spesso una fase temporanea, se il bambino mostra difficoltà persistenti nell’accettare i cibi solidi o presenta segnali di un problema più serio, è importante fare valutare la situazione da un professionista.
È opportuno richiedere una visita dal pediatra se:
- Il bambino rifiuta i cibi solidi completamente e per un tempo prolungato o se oltre gli 8 mesi ancora non ha iniziato l’alimentazione complementare nonostante esposizioni ripetute e senza pressione.
- Mostra segni di difficoltà nel masticare o deglutire, come tosse frequente durante i pasti o rifiuto di cibi che richiedono una masticazione minima.
- Laddove vi sia il sospetto che non stia crescendo come al solito, o se perde peso in modo significativo.
- Presenta sintomi di una possibile allergia alimentare, come eruzioni cutanee, vomito o gonfiore del viso.
Conclusione
Il bambino che rifiuta i cibi solidi è spesso una fase comune e, nella maggior parte dei casi, temporanea. Ogni bambino ha tempi diversi per accettare nuovi sapori e consistenze, e forzarlo potrebbe avere effetti negativi sul suo rapporto con il cibo.
Per favorire un approccio positivo e sereno all’alimentazione, è importante:
- Offrire il cibo senza pressioni o aspettative
- Consentire al bambino di esplorare gli alimenti con le mani e a suo ritmo
- Creare un ambiente sereno durante i pasti, senza distrazioni o stress
- Variare la presentazione degli alimenti per incuriosire il bambino
- Avere pazienza e accettare che il rifiuto sia parte di un normale processo di apprendimento alimentare.
Se il rifiuto persiste per mesi o si accompagna a segnali di disagio, difficoltà nella masticazione o perdita di peso, è opportuno consultare un pediatra per valutare eventuali problemi sottostanti.
Con il tempo, la maggior parte dei bambini impara ad accettare e apprezzare i cibi solidi, sviluppando abitudini alimentari sane per il futuro.
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