Come capisco che il parto è vicino è, probabilmente, la regina delle domande delle mamme che assisto. 

La buona notizia è che esistono segnali inequivocabili dell’avvicinarsi del parto. 

In questo articolo li vedremo uno ad uno, individuando tra essi quelli significativi e quelli che, al contrario, potrebbero trarre in inganno. 

Il parto è un momento magico, unico e irripetibile anche per quelle mamme che hanno più figli. 

Si tratta di un processo del tutto naturale che abbiamo il solo compito di assecondare imparando ad ascoltare il nostro corpo, preparandoci adeguatamente e disponendo di informazioni corrette e aggiornate. 

Consiglio sempre di seguire un corso preparto. E’ importante sapere cosa accadrà, come reagirà il nostro corpo e come si affaccerà alla vita il nostro bambino. 

Vediamo quindi di capire quali sono i segnali che indicano l’avvicinarsi del parto e quali, invece, non lo sono.

Durante quasi tutta la mia gravidanza ho avuto contrazioni. Non posso dire che fossero dolorose ma fastidiose, di certo, lo sono state. Sentivo improvvisamente la pancia indurirsi, in particolare quando viaggiavo in auto. Era come se due mani mi avvolgessero il ventre stringendo sempre più forte. Quando la prima volta andai di corsa in ospedale, certa che qualcosa di strano mi stesse accadendo, mi venne spiegato che era un bene che io avvertissi le contrazioni perché significava che il mio utero si stava preparando al parto. Peccato che ero soltanto alla 18esima settimana!

Annamaria M.

Le contrazioni sono movimenti involontari dell’utero prodotti dalla muscolatura dello stesso. 

Di norma si iniziano ad avvertire intorno alla 34esima settimana ma possono, di fatto, presentarsi prima o dopo tale data. 

Esistono tre differenti tipi di contrazioni con, evidentemente, tre differenti funzioni: 

Contrazioni di Braxton Hicks

iniziano di norma intorno alla 34esima settimana e sono una sorta di allenamento dell’utero. La loro caratteristica principale è che non sono dolorose e non indicano affatto la prossimità al parto. 

Possono avvenire prima o dopo la 34 esima settimana e sono considerate fisiologiche nella misura in cui sono irregolari e, come detto, non dolorose. Laddove fossero invece particolarmente persistenti o iniziassero ad essere più che fastidiose, è necessario rivolgersi al ginecologo o all’ostetrica che valuta il da farsi. 

Contrazioni prodromiche

queste sono le contrazioni preparatorie rispetto al parto. Si tratta di un avviso che il nostro corpo ci invia per informarci che il parto si sta avvicinando. Possono durare da poche ore a pochi giorni dopo di che, in linea di massima, il travaglio vero e proprio dovrebbe avere inizio. La loro caratteristica è che iniziano ad essere dolorose ma sono molto incostanti e irregolari sia per durata che per intensità del dolore. Una volta avviate queste contrazioni, di norma la coppia la coppia corre in ospedale certa che il piccolo stia per nascere e viene, invece, rimandata a casa in attesa dell’inizio vero e proprio del travaglio.  

Contrazioni da travaglio e parto

queste sono le contrazioni che indicano l’inizio del travaglio e, di conseguenza, l’avvicinarsi del parto. La loro frequenza è regolare, il dolore lo è altrettanto e lo stesso dicasi per la loro continuità. Sono, senza dubbio, un indicatore preciso dell’approssimarsi del parto. 

Mi sono accorta che il parto era vicino quando mi sono alzata quella mattina e mi sono ritrovata la pancia bassissima rispetto al giorno precedente. Ho iniziato a sentire delle contrazioni diverse da quelle alle quali mi ero abituata. Ho iniziato a misurarle e mi sono accorta che erano regolari. Non sapevo se avessi o meno perso il tappo, sapevo però che le acque non si erano ancora rotte. Poche ore dopo ero in ospedale e quello stesso giorno nacque mio figlio. 

Giulia F.

Abbiamo visto come le contrazioni siano uno dei segnali che il parto si sta realmente avvicinando, ma quali sono gli altri?

Il primo è, senza dubbio, la perdita del tappo mucoso. Di norma si tratta di uno strato piuttosto spesso di muco che chiude la cervice per impedire a germi e batteri di risalire verso l’utero. Può talvolta essere striato di sangue denso, apparentemente gelatinoso, oppure può avere un colore più tendente al giallo. La sua perdita non significa necessariamente che il travaglio stia iniziando perchè, in effetti, potrebbero volerci ancora parecchie ore o addirittura giorni. In ogni caso è un segnale importante che il momento si avvicina.  

Regressione dei sintomi gravidici. Se in gravidanza erano presenti sintomi tipici quali, ad esempio, bruciore di stomaco, difficoltà digestive, stipsi, eccetera e improvvisamente svaniscono, ecco che il parto potrebbe essere vicino. 

Questa scomparsa è legata al fatto che alcuni cambiamenti ormonali sono in atto ed è questo un segnale che indica che il travaglio e il parto sono ormai prossimi. 

Frequenti scariche intestinali: quando avvertiamo il bisogno frequente di scaricarci, può essere che ci stiamo avvicinando al grande giorno. Il nostro corpo, infatti, inizia prepararsi al meglio per agevolare il passaggio del nostro bambino attraverso il canale del parto. Il nostro corpo si svuota a livello intestinale per garantire un parto cosiddetto “pulito”. 

Rottura delle acque: questo è considerato il segnale per eccellenza che il parto è ormai prossimo. In realtà ciò potrebbe anche non essere vero perchè si potrebbero rompere le acque anche parecchie ore prima del parto, se non addirittura giorni. 

Inoltre, le acque si potrebbero rompere poco alla volta e non come si è solito immaginare con un vero e proprio scroscio di liquido amniotico. 

In questi casi si parla di rottura alta delle acque, ovvero di una rottura che avviene goccia a goccia ma in maniera costante. 

In entrambi i casi è importante sapere che è bene recarsi in ospedale per monitorare la situazione. 

La rottura completa o parziale delle acque significa, infatti, che l’ambiente nel quale vive il bambino potrebbe non essere più sterile in quanto batteri e microbi potrebbero raggiungerlo e contaminarlo. 

IMPORTANTE: 

Con la rottura delle acque si hanno mediamente un paio d’ore di tempo per recarsi in ospedale. Molto inferiore invece dovrà essere il tempo di attesa se il liquido amniotico dovesse essere di colore verde (chiaro o scuro non fa differenza) poiché significa che il piccolo ha defecato (la sua defecazione è definita meconio) e ciò potrebbe significare che è sotto stress. Dico potrebbe perchè non è comunque detto. In ogni caso la visita ginecologica, in questi casi, deve avvenire il prima possibile. 

Ti svegli una mattina e hai la sensazione che la tua pancia si sia abbassata. L’ombelico punta in basso e il peso lo senti tutto sulle pelvi. Magicamente ti pare di respirare meglio e quel fastidio allo stomaco è svanito. 

Ebbene, il tuo bambino si sta incanalando. 

Questo non significa che il parto sia necessariamente imminente, di certo però significa che tutto si sta predisponendo affinché ciò avvenga. 

Conoscere e riconoscere questi segnali ti permette di affrontare il giorno del parto consapevolmente. Ti sei preparata a lungo per affrontare questo momento, ora è arrivato e siete tu e il tuo bambino i protagonisti di questa splendida avventura.

In conclusione: 

• I sintomi che precedono il parto sono vari, il fatto però che si manifestino non è garanzia che il parto sia davvero imminente. 
• Ciascuna donna, in funzione del proprio corpo, del proprio stato emotivo, della propria storia clinica, potrà riconoscere questi segnali in un momento prossimo o ancora piuttosto lontano dal parto.
• E’ importante sapere riconoscere questi segnali per scongiurare che, in caso di difficoltà, non ci si accorga di ciò che sta accadendo.  
• Se si è in dubbio circa la portata reale di un segnale, meglio una corsa in più in ospedale che una in meno. 
• Seguire un corso preparto ha esattamente questo scopo. Imparare a riconoscere i segnali che il nostro corpo ed il nostro bambino ci inviano durante la gravidanza e al momento del travaglio e del parto. 
• Se volete approfondire questo ed altri argomenti vi ricordo i miei corsi. Qui potrete trovare tutte le informazioni che vi servono sia per affrontare gravidanza e parto e sia per occuparvi del vostro bambino nei suoi primi anni di vita.