Loading

La nausea in gravidanza è una condizione comune che va compresa e gestita sin dai suoi esordi. Sappiamo che l’attesa di un figlio è un periodo di grandi trasformazioni sia fisiche che emotive nella vita delle donne, tuttavia per molte è anche il momento in cui nausea e vomito possono diventare due problemi difficili da gestire. Si stima che circa il 70% delle gravidanze è caratterizzato da questi episodi che, in alcuni casi, possono diventare debilitanti. In questo articolo esploriamo le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento per la nausea in gravidanza, con un focus particolare sull’iperemesi gravidica (HG), una forma grave di questa condizione.

La nausea in gravidanza: un fenomeno comune

La nausea e il vomito sono sintomi comuni durante la gravidanza. Circa otto donne su dieci sperimentano questi sintomi, che possono iniziare già nelle prime settimane di gestazione. Sebbene la maggior parte delle donne trovi un miglioramento entro le settimane 16-20, per alcune, questi sintomi possono persistere per tutta la durata della gravidanza. La nausea non si limita alle ore mattutine, come il termine “nausea mattutina” potrebbe suggerire, ma può verificarsi in qualsiasi momento della giornata talvolta in forma così grave da obbligare la donna a un riposo forzato, debilitando fisicamente e psicologicamente in maniera importante.

Nausea gravidica e credenze popolari

Nella mia esperienza professionale ho assistito donne le cui condizioni dovute alle nausee persistenti erano tali da richiedere un costante monitoraggio sanitario. Fino a non molto tempo fa, in questi casi, si suggeriva che la nausea fosse di origine psicosomatica. Non solo. Spesso ci si spingeva a insinuare che si trattasse di una reazione organica dovuta a una mancata accettazione della gravidanza stessa. In altre parole, la donna veniva colpevolizzata per il proprio stato facendola sentire incapace di accettare e amare la creatura che portava in grembo. Simili credenze erano molto lontane dalla realtà e aggiungevano una ingiustificata sofferenza psicologica alla donna che già stava combattendo con un disturbo fisico spesso invalidante. Fortunatamente, la ricerca scientifica ha dimostrato l’infondatezza di tali teorie aprendo nuove ipotesi, poi verificate sul campo.

La nausea in gravidanza e i livelli ormonali

Superata la narrazione della nausea in gravidanza come effetto di una mancata accettazione del figlio in arrivo, ecco che la ricerca scientifica è venuta in soccorso delle tante donne che ne hanno sofferto e ne soffrono. La prima scoperta riguarda infatti la correlazione tra nausea e cambiamenti ormonali. L’aumento dei livelli degli ormoni, come ad esempio l’ormone della gravidanza (hCG) e degli estrogeni è stato associato a questi sintomi. Questa scoperta, tuttavia, va sempre messa in relazione al singolo caso. Sappiamo infatti che sia la gravità quanto la durata della nausea in gravidanza variano notevolmente da donna a donna. Mentre per molte donne i sintomi sono gestibili e non influenzano significativamente la loro vita quotidiana, per altre possono diventare estremamente debilitanti. In questi casi si parla di iperemesi gravidica. 

L'iperemesi gravidica (HG)

L’iperemesi gravidica (HG) è una forma grave di nausea e vomito in gravidanza che può avere un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita di una donna. Questa condizione è caratterizzata da vomito frequente e severo, che può portare a disidratazione, perdita di peso e squilibri elettrolitici. A differenza della nausea comune, che tende a migliorare nel secondo trimestre della gestazione, l’iperemesi può persistere per tutta la gravidanza.

Negli Stati Uniti, l’iperemesi è la principale causa di ricovero in ospedale nelle prime fasi della gravidanza e la seconda causa più comune di ospedalizzazione durante la gravidanza in generale. Questa condizione richiede un intervento medico tempestivo per prevenire complicazioni gravi sia per la madre che per il feto. Riconoscerla e non sottovalutarle è dunque molto importante sin dal suo esordio. 

Sintomi dell'iperemesi gravidica (HG)

L’iperemesi gravidica si distingue dalla normale nausea in gravidanza per la sua intensità e persistenza. I segni e i sintomi comuni includono:

  • Nausea e Vomito Prolungati e Severi: Le donne affette da iperemesi possono vomitare molte volte al giorno, spesso senza riuscire a trattenere cibo o liquidi.
  • Disidratazione: I sintomi di disidratazione includono sete costante, stanchezza, vertigini o capogiri, minzione scarsa con urine di colore giallo scuro e dall’odore intenso.
  • Perdita di Peso: L’incapacità di trattenere cibo e liquidi può portare a una significativa perdita di peso, il che può essere pericoloso per la salute della madre e del feto.
  • Squilibri Elettrolitici: Il vomito eccessivo può causare alterazioni nei livelli di elettroliti, come sodio e potassio, che sono essenziali per il corretto funzionamento del corpo.

A differenza della nausea comune, l’iperemesi non tende a migliorare tra le settimane 16 e 20. Per alcune donne, i sintomi possono ridursi intorno alla metà della gravidanza, ma in altri casi, possono persistere, rendendo necessarie cure continue fino al termine della gestazione.

Cause dell'iperemesi gravidica

Le cause esatte dell’iperemesi gravidica non sono ancora completamente comprese. Tuttavia, esistono diverse teorie che collegano questa condizione a fattori biologici e genetici. Una delle ipotesi più accreditate riguarda l’ormone chiamato GDF15 (Growth Differentiation Factor 15). Questo ormone, prodotto in gran parte dal feto e dalla placenta, agisce sul tronco encefalico e sembra giocare un ruolo chiave nello sviluppo della nausea e del vomito durante la gravidanza, compresa l’iperemesi gravidica.

Nel Dicembre 2023 lo studio pubblicato su Nature ha confermato precedenti ricerche riguardo i livelli elevati di GDF15 nel sangue materno che risultano associati a episodi più gravi di nausea e vomito. I ricercatori hanno scoperto che la quantità di questo ormone che circola nel sangue di una donna durante la gravidanza — così come la sua esposizione ad esso prima della gravidanza — influisce sulla gravità dei sintomi.

La sensibilità della madre a questo ormone, insieme alla quantità di GDF15 prodotta dal feto, potrebbe determinare la gravità dei sintomi. Inoltre, varianti genetiche nel gene che codifica per GDF15 sono state associate all’HG, suggerendo che l’ormone potrebbe avere un ruolo causale diretto nella condizione.

Nonostante resti necessaria una comprensione più approfondita del meccanismo, i risultati suggeriscono che i livelli preesistenti di GDF15 possono determinare la suscettibilità della donna incinta a sviluppare nausea e vomito in gravidanza, aprendo la strada a nuovi approcci per il trattamento e la prevenzione dell’iperemesi.

Trattamenti disponibili per l'iperemesi gravidica

Attualmente, non esiste una cura definitiva per l’iperemesi gravidica. Tuttavia, ci sono diverse strategie terapeutiche che possono aiutare a gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita delle donne affette da HG. Il trattamento dell’iperemesi spesso richiede un approccio multidisciplinare, che include farmaci, cure di supporto e, in alcuni casi, l’ospedalizzazione.

Farmaci antiemetici (Anti-Nausea)

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, esistono diversi farmaci antiemetici sicuri che possono essere utilizzati durante la gravidanza, incluso il primo trimestre. Questi farmaci sono più efficaci se iniziati precocemente e possono variare da quelli di “prima linea” a quelli più potenti se i sintomi non migliorano.

Un esempio di farmaco di prima linea è il Nuperal, che contiene due principi attivi:

  • Succato di Doxilamina: un antistaminico che aiuta a ridurre la nausea.
  • Piridossina Cloridrato: meglio conosciuta come vitamina B6, che può avere un effetto positivo nel ridurre i sintomi di nausea.

Se questi farmaci non offrono sollievo sufficiente, il medico può considerare l’uso di farmaci di seconda o terza linea, più potenti, ma comunque sicuri per l’uso in gravidanza.

Cure di supporto

In aggiunta ai farmaci, le cure di supporto sono fondamentali nella gestione dell’iperemesi gravidica. Queste possono includere:

  • Fluidoterapia Intravenosa: Per reidratare il corpo e correggere gli squilibri elettrolitici causati dal vomito eccessivo.
  • Alimentazione Parenterale o Enterale: Nei casi più gravi, quando la donna non riesce a trattenere alcun cibo o liquido, può essere necessario fornire nutrimento direttamente attraverso una vena (alimentazione parenterale) o tramite un sondino nasogastrico (alimentazione enterale).
  • Supporto Psicologico: Considerando l’impatto emotivo dell’iperemesi, il supporto psicologico può essere una parte importante del trattamento, aiutando la donna a gestire l’ansia, lo stress e la depressione che possono accompagnare questa condizione.

Ospedalizzazione

Nei casi gravi di iperemesi, l’ospedalizzazione è spesso necessaria. L’ospedale può offrire cure intensive per gestire la disidratazione, gli squilibri elettrolitici e la perdita di peso significativa. L’obiettivo principale dell’ospedalizzazione è stabilizzare la salute della madre e garantire il benessere del feto. In situazioni estreme, quando tutti gli altri trattamenti falliscono, si può considerare l’interruzione della gravidanza per motivi medici. 

Interruzione di gravidanza per motivi medici

Oltre il 50% delle donne a cui è stata diagnosticata l’iperemesi gravidica (HG) ha preso in considerazione un’interruzione di gravidanza. Le ricerche suggeriscono che una percentuale di donne con HG che va dal 5% al 10%, interrompe la gravidanza a causa dell’insostenibilità dei sintomi.

Spesso ciò avviene a causa di un trattamento inadeguato dei sintomi unito alla mancanza di supporto e comprensione da parte dei professionisti sanitari, dei datori di lavoro e della rete di supporto.

Se vomiti frequentemente e non riesci a trattenere il cibo, informa subito la tua ostetrica o il tuo medico o contatta l’ospedale. C’è il rischio che tu possa disidratarti e la tua ostetrica o il tuo medico potranno assicurarsi che tu riceva il giusto trattamento.

Impatti psicologici e sociali dell'iperemesi gravidica

Oltre ai sintomi fisici, l’iperemesi gravidica può avere un impatto significativo sul benessere psicologico e sulla vita sociale delle donne. La condizione può portare a isolamento sociale, poiché le donne colpite possono essere costrette a trascorrere gran parte del tempo a casa o in ospedale. Questo isolamento, insieme alla mancanza di comprensione da parte di amici, familiari e datori di lavoro, può contribuire a sentimenti di depressione e ansia.

Inoltre, l’incapacità di svolgere normali attività quotidiane può avere un impatto sulla vita professionale, con conseguente stress, difficoltà economiche aumentando il senso di frustrazione e impotenza. Il supporto psicologico e la consulenza possono essere validi strumenti per contrastare gli effetti emotivi dell’iperemesi.

Prospettive future e ricerca

La comprensione dell’iperemesi gravidica è ancora in evoluzione, ma la ricerca recente, in particolare quella sul ruolo dell’ormone GDF15, sta aprendo nuove prospettive per il trattamento e la prevenzione di questa condizione. Gli studi genetici e molecolari potrebbero portare allo sviluppo di nuovi farmaci specifici che mirano direttamente alle cause biologiche dell’iperemesi.

Inoltre, una maggiore consapevolezza dell’iperemesi tra i professionisti sanitari potrebbe migliorare la diagnosi precoce e il trattamento, riducendo il numero di donne che soffrono in silenzio. La sensibilizzazione e l’educazione sono fondamentali per garantire che le donne ricevano il supporto di cui hanno bisogno durante la gravidanza.

In conclusione

  • La nausea e il vomito in gravidanza sono condizioni comuni
  • L’iperemesi gravidica rappresenta una sfida significativa per molte donne 
  • La gestione dell’iperemesi richiede un approccio integrato che combini trattamenti farmacologici, cure di supporto e supporto psicologico 
  • Con una comprensione crescente delle cause biologiche e genetiche della condizione, ci sono speranze che in futuro possano emergere trattamenti più efficaci
  • E’ essenziale che le donne affette da iperemesi ricevano il rispetto, la comprensione e l’assistenza di cui hanno bisogno per affrontare questa difficile condizione

Corso consigliato:

€125€65

Corso
Preparto Completo Online

Le informazioni mirate e selezionate per prepararti davvero alla nascita e al rientro a casa con il piccolo.

seguimi su Instagram

Non perderti gli altri approfondimenti su gravidanza e allattamento e scopri tutti i corsi 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.