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Il mio progetto riguardo la maternità altro non è che il risultato di una lunga riflessione fatta grazie a voi, ogni volta che vi ho ascoltate. 

Che si sia trattato di quando ancora lavoravo in sala parto, o degli ultimi anni nei quali vi ho accompagnate attraverso i miei corsi voi mi avete sempre regalato qualcosa di prezioso e irripetibile: le vostre esperienze.

In questo articolo, quindi, parlerò di ciò che ho imparato da voi, mamme e aspiranti tali, come a dirvi un immenso grazie. 

Sento forte l’esigenza di restituirvi,  almeno in parte, ciò che mi avete offerto in tutti questi anni. Per questo desidero allargare il mio orizzonte a quello che, ormai, posso definire un il mio progetto di più ampio respiro.

Il mio progetto per la maternità - Alessandra Bellasio Ostetrica

Un mestiere che emoziona

Nel corso della mia carriera, in sala parto prima, e come divulgatrice poi, ho incontrato migliaia di mamme. Ciascuna mi ha portato in regalo le proprie emozioni, paure, gioie e riflessioni.

Indubbiamente vi sono state storie che, più di altre, mi hanno colpita. Alcune meravigliosamente a lieto fine e altre, fortunatamente molto rare, non altrettanto felici. 

La mia emozione, però, è sempre rimasta intatta. 

Aiutare la vita ad esprimersi, a venire alla luce, a sbocciare come solo il miracolo della natura sa fare, è qualcosa che difficilmente può lasciare indifferenti

Vi sono state circostanze nelle quali ho dovuto prendere decisioni complesse, altre, la maggior parte, nelle quali ho condiviso la gioia esplosiva della mamma che stavo supportando. 

 

In ogni parto, però, ho sempre trovato quel qualcosa di unico che rende così emozionante questo mio mestiere. 

Quando ero ostetrica in sala parto

Come ostetrica ho trascorso alcuni anni  in sala parto. Ho visto nascere molti bimbi, ho guidato tante coppie durante il travaglio ed ho costantemente studiato per mantenermi aggiornata e sempre pronta ad accogliere i cambiamenti. 

Ad un certo punto della mia carriera, però, ho sentito l’esigenza di trasmettere a più donne non solo tutto quanto avevo appreso dai libri ma, anche, tutto ciò che avevo imparato da ciascuna mamma e da ciascun neonato

E stato lì che ho capito che volevo portare la mia esperienza fuori dall’ospedale, affacciandomi al mondo dei corsi sia in presenza che on line e della comunicazione. 

Il mio progetto: non solo corsi on line e in presenza

Avventurarmi nella comunicazione e nel mondo della formazione non è stata una scelta facile. 

Ho meditato a lungo sul da farsi ma, una volta presa la decisione, non mi sono più fermata. 

Ad oggi posso dire che è stata, per me, la scelta migliore che potessi fare. 

Sentivo il bisogno di parlare a più mamme, di seguire le loro gravidanze fornendo quell’esperienza e quella competenza che avevo maturato nel tempo. 

Non si trattava di rinnegare qualcosa, ma di aggiungere molto altro. 

Solo successivamente mi sono resa conto che quell’altro eravate voi. 

Oggi siete davvero in tante e con molte di voi posso dire di avere costruito dei legami forti, profondi e ricchi.

Non ho mai pensato di avere qualcosa di diverso da qualsiasi altr* mi* collega ma ho sempre sentito di avere il privilegio di poter dialogare con tutte voi

Cosa mi avete insegnato

Vi sembrerà strano ma ciò che, in tutti questi anni, più mi avete trasmesso è stata la forza che avete investito nel mettere al mondo i vostri bambini. 

Uso il termine forza perché di questo si tratta. 

Intendo la forza di voler conoscere, di voler esplorare, approfondire e mettere in atto ogni più piccolo consiglio o suggerimento vi sia stato fornito. 

Ogni vostra domanda è stata per me spunto di riflessione. I vostri dubbi mi hanno fatta crescere in termini di consapevolezza del mio ruolo. tutti i vostri sorrisi mi hanno alleggerita nei casi in cui il peso della responsabilità si faceva difficile da sostenere. 

Raramente nella mia comunicazione parlo di me, e vi assicuro che anche ora non è semplice farlo. 

E’ però giunto il momento di spiegarvi cosa c’è dietro (e oltre) a tutto questo mio lavoro quotidiano fatto di corsi, di pillole attraverso Instagram e di articoli attraverso il mio blog. 

Le radici del mio progetto

Il mio progetto lo devo a voi. 

Voi che mi avete guidata, passo dopo passo, verso la consapevolezza di quanto, oggi più che mai, sia necessario accompagnare le mamme nel loro percorso di maternità. 

Voi che mi avete dimostrato quanto sia urgente togliere alla maternità quell’alone medico esaltandone la naturalezza che le appartiene. 

Voi che mi avete trasmesso l’importanza di restituire alle donne la fiducia in loro stesse e nei loro bambini.

Nei prossimi mesi darò vita ad una serie di iniziative che mi avvicineranno sempre più a voi

Ciascuna di esse sarà parte integrante di un progetto per fare sì che ogni donna possa essere guidata verso la maternità con fiducia, naturalezza e consapevolezza

Alessandra Bellasio Ostetrica

La fiducia

Il concetto di fiducia è quello intorno al quale ruota buona parte del mio impegno. 

Avere fiducia in voi stesse come donne, come mamme e come aspiranti tali non è sempre semplice ma è indispensabile

Il mio intento è guidarvi in questo percorso aiutandovi a individuare dentro di voi le risorse necessarie a fare emergere e accrescere la fiducia in voi stesse. 

I medici e gli specialisti devono essere al vostro fianco per guidarvi e intervenire se e quando necessario, ma le protagoniste di questa esperienza siete voi. 

Ciascuna donna che desideri diventare mamma ha dentro di sé tutte le specificità che le servono, deve solo imparare a trovarle e ascoltarle. 

Costruire, o talvolta ricostruire, questa fiducia è il primo compito di cui incarico la mia comunicazione. 

La normalizzazione

La normalizzazione intesa come spontaneità, naturalezza, affidamento significa, per me, aiutare le donne a sentirsi a proprio agio qualsiasi decisione esse prendano riguardo alla loro maternità. 

Non esiste la mamma perfetta.

Non esiste la mamma più qualificata.

Esistono le donne che scelgono o accettano di diventare mamme. 

Basta schemi, basta classificazioni, basta con modelli inarrivabili che spesso hanno il solo scopo di creare aspettative frustranti. 

Siate ciò che sentite di essere e spegnete, quanto più possibile, quel gran rumore di fondo che vi allontana dal vero ascolto di voi stesse. 

La gravidanza, il parto, la maternità sono esperienze naturali e come tali vanno affrontate. 

La consapevolezza

Siate consapevoli, quello sì. 

Consapevoli di essere uniche, capaci e, talvolta, anche sbagliate

Accogliete con il dovuto distacco chi vi rimprovera, chi non vi comprende e chi vi giudica. 

Ciò non significa che abbia ragione, significa solo che non possiamo impedire a chi ci circonda di pensare ciò che desidera. 

La nostra consapevolezza deve essere sufficientemente ampia da permetterci di valutare noi stesse e il nostro operato.

Nessuno vi potrà mai dare la patente di mamme!

Non permettete a nessuno di sovrapporsi a voi a meno che non siate voi a chiederlo.

Per quanto vi possa essere buona fede nelle intromissioni altrui, ricordatevi sempre che non esiste giudizio su voi stesse più leale del vostro

Il mio progetto, in conclusione

Ciò che voglio dirvi, in sostanza, è che ho scelto di costruire un percorso che possa aiutare ogni donna a vivere la maternità consapevolmente e come atto naturale. 

Attraverso i miei corsi, articoli,  reel e, presto, ulteriori altre forme di comunicazione, il mio obiettivo resta sempre o stesso:  l’accompagnamento della donna nella sua personale esplorazione della maternità.  

Diventare genitore è sempre una scelta. Che la gravidanza sia stata cercata o meno, si tratta di decidere se accoglierla.

Tale compito spetta solo a voi ed al* vostr* partner. 

Scegliere di non diventare madri è legittimo tanto quanto scegliere di diventarlo. 

Non esistono giudizi ammissibili al riguardo.  

Nel corso della mia carriera professionale ho incontrato donne lontanissime dall’idea di maternità che hanno accolto il figlio inaspettato con un amore invidiabile. 

Non esiste una regola, non è mai esistita e prima lo capiamo, prima saremo davvero libere di essere madri dei nostri figli o madri di noi stesse, sempre e comunque serenamente. 

Vi ringrazio per tutta la strada fatta insieme fino a qui e vi prometto che, presto, sarò ancora più vicina a voi e ai vostri bambini. Sto mettendo a punto diversi e nuovi strumenti che credo vi saranno di grande utilità. A presto! 

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