I primi movimenti fetali sono il momento più atteso della prima metà della gravidanza. Chi parla di farfalle nella pancia, chi di bollicine e chi di lievi scosse, qualunque sia la definizione data, la sostanza non cambia. I primi movimenti percepiti nel grembo materno sono il momento di autentico contatto tra mamma e bambino. Il dialogo parte da lì, il legame che si crea è unico e irripetibile e da quel momento la percezione di quei movimenti diventa il momento più atteso della giornata. 

La travolgente sensazione offerta dai primi movimenti fetali porta con sé qualcosa di meravigliosamente magico. Che tu sia in ascolto da giorni o che tu venga colta del tutto impreparata, quell’attimo primo nel quale percepisci tuo figlio resterà indelebile nella tua memoria. Ricorderai per il resto della tua vita dov’eri, cosa stavi facendo e cosa hai provato nel sentire il tuo bambino muoversi per la prima volta dentro di te. 

Poiché molto dipende da te mamma, dal tuo corpo e dalle tue esperienze non è dato sapere quando tu lo sentirai. Di norma ciò avviene tra la 18esima e la 20esima settimana di gravidanza, ma potrebbe essere anche prima o dopo questo termine.

Nelle donne che hanno già sperimentato almeno un’altra precedente gravidanza la percezione dei movimenti  potrebbe iniziare molto prima, anche già a 13/14 settimane, per quelle alla prima esperienza, invece, questa novità può tardare e arrivare anche oltre le 21/22 settimane soprattutto qualora la placenta sia posizionata anteriormente facendo da cuscinetto e diminuendo, così, la percezione materna.

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Inizialmente non è semplice riconoscere i primi movimenti del bambino. Potresti confonderli con la digestione o del gas intestinale ma, poco alla volta, impari a riconoscerli e interpretarli.

Qualcuno li associa al battito d’ali di una farfalla, altri a una sorta di effervescenza interna come prodotta da bollicine, altri ancora come una lieve scossa. Generalmente le prime volte te ne puoi accorgere se sei seduta o sdraiata a riposo.

Successivamente, a mano a mano che il piccolo cresce, diventeranno talmente evidenti da percepirli in qualsiasi momento. Ricordo una mamma che mi raccontò di quando si trovava in coda alla cassa del supermercato e la sua piccolina fece una tale giravolta nella sua pancia che lei sobbalzò facendo sorridere le altre persone intorno. 

Al primo tocco, al primo tangibile riscontro dell’esistenza della vita dentro di te, il cuore fa un balzo e inizia a battere all’impazzata. L’emozione è tale che è davvero difficile descriverla. Da un lato ti senti ancora più legata a tuo figlio. Dall’altro inizia il lungo, e direi interminabile, dialogo tra te e lui. L’istinto protettivo si accende più forte che mai. Quella pancia è improvvisamente il centro del tuo universo. Accarezzarla e guardarla diventa un gesto spontaneo, naturale e irrinunciabile.

Se all’inizio solo tu riuscirai a percepire quella sensazione, nei mesi a seguire anche il papà potrà sentire il suo bambino muoversi. Sarò sincera, per lui non potrà essere lo stesso tipo di emozione, ma sarà comunque un’esperienza toccante e significativa. Il mio consiglio è di ritagliarvi un momento quotidiano  tutto vostro nel quale entrare in contatto con il bambino, parlargli, accarezzarlo e mettervi in ascolto. Io lo feci e credo sia importante farlo, non solo per il piccolino ma soprattutto per la coppia. 

Come ho detto il papà non può sentire la vita crescere dentro di sé ma può senza dubbio vivere momenti di grande intensità. Già il solo fatto di ascoltare il battito cardiaco di suo figlio durante l’ecografia è significativo. Quando, però, potrà sentire il movimento del piccolo attraverso la pancia della mamma sarà un’emozione enorme. Molti papà mi hanno raccontato di essersi sentiti improvvisamente molto più responsabili rispetto alla salute delle loro compagne.

Una sorta di istinto protettivo si è acceso in loro, ed era rivolto a quelle due creature unite che formano con lui la sua nuova famiglia. Non è insolito, inoltre, che al quel primo contatto i padri provino anche ansia. Il cambio di vita che li attende, e che realizzano in quel momento essere più vicino che mai, potrebbe spaventarli rispetto alle loro capacità genitoriali. Rassicurarli, infondere loro fiducia potrebbe quindi essere necessario anche se, ben presto, l’ansia si trasformerà in gioia e soddisfazione. 

Percepire i primi movimenti fetali è importante per dare alla mamma la sensazione tangibile della presenza del suo bambino. Sentirlo muoversi le offre la misura del benessere e della crescita della creatura che porta in grembo, di conseguenza, la rassicura. Mese dopo mese quei movimenti si faranno sempre più evidenti fino al punto di intravedere la sagome di un piedino o della piccola testa del bambino attraverso la pelle tesa della pancia. I movimenti fetali indicano, inoltre, che lo sviluppo neurologico del bambino procede, che la sua salute è ottima e che la crescita avviene in maniera regolare.

Indubbiamente tutto ciò va confermato dagli esami clinici e dalle visite specialistiche ma, in linea di massima, questo è ciò che indicano i piccoli e grandi movimenti che il tuo bambino fa nel corso dell’intera sua vita intrauterina. Non dobbiamo dimenticare che ogni qualvolta che il tuo bambino si muove, fa una capriola o apre le braccia, stimola la propria muscolatura accrescendone la forza, il tono e affinando, giorno per giorno, la coordinazione. Un buon tono muscolare lo aiuta a respirare correttamente e nutrirsi ed è quindi importante che si muova e che lo faccia spesso.

Una curiosità: nel terzo trimestre la mamma può accorgersi che dal pancione proviene un movimento ritmico, regolare e persistente, sembra singhiozzo e in effetti lo è! Il singhiozzo è un movimento del diaframma del feto e in alcuni è molto più frequente che in altri. Si tratta di un fenomeno assolutamente fisiologico e riconoscibile.

I movimenti sono un importante segnale di benessere del bambino e, mentre in passato veniva richiesto alla donna di contarne almeno dieci nell’arco della giornata,  oggi sappiamo che questa indicazione non è attendibile e non è necessario seguirla.

Ogni bambino ha un proprio schema di movimenti abituali che la madre impara a conoscere. E’ importante verificare che questo pattern di movimenti sia, più o meno, regolare ogni giorno ed è altrettanto importante che, qualora si notasse una riduzione di movimenti o la loro assenza per più di due o tre ore, si passi ad eseguire un controllo per monitorare il benessere del piccolo. 

Ciò detto, se ti accorgi che è troppo tempo che non senti il tuo piccolino muoversi o se hai qualche timore circa il suo stato di salute, è bene che tu ti rivolga quanto prima al tuo medico. Considera che i medici raccomandano di porre particolare attenzione alla frequenza dei movimenti fetali a partire dalla 28esima settimana di gestazione. Questo perché il bambino è ormai piuttosto grande ed alterna già momenti di veglia a periodi di sonno, pertanto il controllo dei suoi movimenti può essere particolarmente indicativo delle sue condizioni di salute. 

In conclusione

• I primi movimenti fetali sono il segnale concreto che tuo figlio cresce dentro di te.
• Sono inoltre l’inizio di un dialogo tra te e lui che non avrà più fine.
• Iniziano tendenzialmente tra la 18esima e la 24esima settimana, ma molto dipende da caso a caso.
• Rappresentano un momento di grande gioia ed emozione per entrambi i genitori.
• E’ importante percepirli in quanto indicano l’ottimale stato di salute del bambino e la sua crescita costante. 
• Nel caso in cui ti accorgessi di un loro sensibile calo o di una perdurante ed insolita assenza è bene che tu ti rivolga quanto prima al medico. 
• Essere informata è alla base della tua consapevolezza. Essere informata correttamente e sulla scorta delle ultime evidenze scientifiche lo è ancora di più.