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Gravidanza alcol e fumo non vanno assolutamente d’accordo. I problemi causati al feto da queste due pessime abitudini sono enormi e non possono essere sottovalutati. 

La comunità scientifica si è più volte espressa al riguardo ed è per questo mio dovere essere chiara ed esplicita a costo di apparire sgradevole: alcol e fumo in gravidanza sono nemici giurati della salute dei nostri bambini

Sono pericolosi, dannosi e vanno del tutto evitati. 

Anche i consumi ritenuti di norma insignificanti possono nascondere rischi molto seri per il feto. 

E’ fondamentale essere consapevoli e agire di conseguenza.  

Alcol e fumo in gravidanza: cosa dice la scienza

gravidanza alcol e fumo donna incinta che fuma e beve vino

 

Gli studi scientifici sono tutti concordi nell’esprimere tolleranza zero rispetto a alcol e fumo in gravidanza. 

I motivi sono molti ma, i più importanti, riguardano la pericolosità per il feto specie nelle prime e nelle ultime settimane di gestazione. 

Molti dei dati scientifici al riguardo sono reperibili sul sito di ACOG The American College of Obstetricians and Gynecologists all’interno del quale si possono trovare specifiche ricerche. 

Va detto che in Italia le campagne di informazione e prevenzione attuate hanno sensibilmente accresciuto la consapevolezza sui rischi associati al consumo di alcol e al fumo in gravidanza. A questo proposito una recente ricerca pubblicata dall’Istituto Superiore della Sanità è particolarmente confortante. 

Lo studio della Durham University

Infine, uno studio pubblicato dalla rivista Acta Paediatrica condotto dai ricercatori Durham University (UK) guidati de Nadja Reissland, ha dimostrato la sofferenza fetale prodotta da mamme fumatrici. 

Lo studio si è concentrato sull’analisi di varie immagini fetali acquisite attraverso ecografie in 4D mostrando qualcosa di davvero sconvolgente. 

E’ apparso, infatti, che i feti delle mamme fumatrici manifestavano una serie di movimenti inusuali per numero e tipologia rispetto all’epoca gestazionale; in particolare si notava che i bambini portavano molto spesso le mani a viso, agli occhi e alla bocca. 

Le immagini sono state acquisite in momenti diversi, precisamente alla 24esima, 28esima, 32esima e 38esima settimana di gestazione ed hanno sempre mostrato un eccesso di movimenti fetali. 

Da notare che più ci si avvicina alla nascita e più i feti tendono a controllare meglio i propri movimenti riducendoli in quanto interviene un maggiore sviluppo neurologico. L’eccesso di mobilità, quindi, ha indotto il gruppo di ricerca a ipotizzare una sofferenza fetale a carico del sistema nervoso centrale, fortunatamente poi non intercorsa nei bambini presi in esame. 

Fumo in gravidanza

Se il fumo è dannoso per chiunque, figuriamoci quanto può esserlo per il feto che, specie nelle prime settimane di gestazione, non è minimamente in grado di difendersi dalle oltre 4.000 sostanze tossiche prodotte dalle sigarette. 

Il fumo raggiunge il flusso sanguigno materno e da qui passa direttamente al feto attraverso la placenta e il cordone ombelicale. Uno degli effetti principali è il ridotto apporto di ossigeno fondamentale per la crescita del bambino. 

 

 

gravidanza fumo e alcol

Gravidanza, fumo e aborto spontaneo 

Molti degli studi condotti al riguardo si sono soffermati sull’elevata incidenza di aborti spontanei conseguenti al fumo (talvolta anche solo passivo). 

Gravidanza, fumo e parto pretermine

Lo stesso dicasi per i parti pretermine la cui incidenza in caso di madri fumatrici è molto più elevata rispetto alle donne non fumatrici. 

Gravidanza, fumo e SIDS

Il fumo materno in gravidanza è risultato essere uno dei principali fattori di rischio di SIDS, sindrome della morte in culla improvvisa del lattante, la cui prevenzione è importantissima.

Gravidanza, fumo e allattamento 

Anche in questo caso gli studi dimostrano che le mamme fumatrici tendono ad avere una produzione inferiore di latte la cui qualità è peraltro diversa rispetto a quella delle mamme non fumatrici. Inoltre tendono a perdere il loro latte prematuramente rispetto alle non fumatrici. 

Gravidanza, fumo e asma 

In generale i figli di madri fumatrici hanno un 70% di probabilità in più di soffrire di disturbi alle basse vie respiratorie e di asma rispetto ai figli delle non fumatrici. Il fumo passivo, inoltre, tende ad esacerbare l’asma in bambini con malattia stabilizzata riportandola a livelli acuti o sub acuti. 

Alcol in gravidanza

Se il tema del fumo in gravidanza è già di per sé scottante, quello del consumo di alcol durante la gestazione lo è, se possibile, ancora di più. L’esposizione fetale all’alcol, infatti, comporta rischi enormi, tra questi i principali sono la nascita prematura, varie sindromi da astinenza e alterazioni dello sviluppo psicofisico.

Bere in gravidanza fa sempre male?

La risposta è indubbiamente sì. Per quanto vi siano rischi maggiori durante le prime tre settimane e nelle ultime, l’alcol assunto in gravidanza è sempre estremamente pericoloso per il bambino.

Il feto, infatti, è totalmente passivo rispetto a questa sostanza per lui nociva che, passando direttamente nel sangue, lo raggiunge in qualsiasi momento del suo sviluppo. 

Il suo organismo non è in grado di smaltirlo ed il suo sviluppo neurologico risulta particolarmente compromesso

Bere prima della gravidanza fa male?

Indubbiamente sarebbe opportuno astenersi dal bere alcolici se si sta cercando una gravidanza. Vero è che non sempre la gravidanza è pianificata, quindi, potrebbe accadere di avere bevuto nelle settimane o nei giorni prima del concepimento inconsapevoli di andare incontro alla maternità. In questi casi è opportuno segnalare ciò al ginecologo ed astenersi da qualsiasi ulteriore consumo alcolico. 

Cos’è la sindrome feto-alcolica?

La sindrome feto-alcolica è la più grave delle patologie fetali prodotte dal consumo di alcol. 

Le madri più esposte sono coloro che consumano più di 7 unità alcoliche settimanalmente o, peggio, almeno 80 gr di alcol puro al giorno. Lo sono però anche le donne che consumino occasionalmente elevate quantità di bevande alcoliche. I bambini affetti da sindrome feto-alcolica presentano caratteristiche fisiche specifiche, in particolare a carico del volto, del cranio e dello scheletro. Inoltre manifestano disturbi psichici e psicologici specifici quali: 

  • disturbi del sonno
  • ritardo mentale 
  • deficit intellettivo
  • disturbi dell’attenzione e/o della memoria
  • iperattività
  • impulsività
  • disturbi uditivi
  • disturbi dell’eloquio

In questi casi una diagnosi corretta che porti ad un trattamento adeguato viene fatta intorno ai 5 anni e va condotta da medici esperti in grado di ricostruire l’intera anamnesi di mamma e bambino. 

IMPORTANTE: 

I molteplici studi scientifici condotti a livello internazionale hanno dimostrato che, mediamente nel mondo, il 60% circa delle future mamme beve in un qualche momento della gravidanza. 

Questo dato è purtroppo anche confermato in Italia dove risulta che il 50-60% delle mamme ha esposto il feto all’alcol durante la gestazione. 

In particolare, si è notata questa tendenza nelle mamme di età più giovane e con livelli di istruzione medio bassi, il che significa che è necessario intervenire in tal senso attraverso campagne informative mirate. 

Allattamento e alcol

Se in gravidanza l’alcol non è tollerabile, in allattamento è del tutto sconsigliato

Non si tratta di demonizzare la mamma che a pasto beva un goccio di vino, quanto di comprendere le conseguenze e scegliere di comportarsi di conseguenza. 

Per un approfondimento sul tema alcol e allattamento potete leggere questo articolo

Come sempre, l’informazione e, in questo caso, la moderazione sapranno guidarvi nella maniera più adeguata.

IN SINTESI: 

  • Fumo e alcol sono estremamente dannosi per tutti e, in particolare, per i nascituri
  • L’unica vera prevenzione passa attraverso l’astensione dal consumo di queste due sostanze
  • Le conseguenze per il nascituro possono essere molto gravi e invalidanti e manifestarsi anche non nell’immediato ma nel corso degli anni 
  • Il consumo moderato di alcol e tabacco non tutela mamma e nascituro
  • Nel caso del fumo anche quello passivo è particolarmente dannoso
  • Conoscere le conseguenze, informarsi, aggiornarsi equivale a tutelare la salute del bambino sin da prima del suo stesso concepimento

 

Bibliografia:

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