Alimentazione e fertilità sono due termini strettamente correlati che non sempre ottengono la giusta attenzione da parte del grande pubblico.
Se da un lato l’importanza dell’alimentazione è ben nota in termini di salute, benessere fisico e mentale, dall’altro, forse, non tutti sanno che esiste uno stretto legame tra alimentazione e fertilità sia maschile che femminile.
- Quanto incide l’alimentazione sulla fertilità?
- Cosa mangiare se si vuole rimanere incinta?
- Quali sono i cibi che aiutano la fertilità?
- Cosa non mangiare se si vuole rimanere incinta?
In questo articolo cerchiamo risposte a queste che sono domande piuttosto comuni quando si parla di fertilità. Lo facciamo con riferimento agli studi scientifici svolti in questo ambito per offrire, come sempre, una linea guida valida e aggiornata.
Fa che il cibo sia la tua medicina e la tua medicina sia il cibo
Ippocrate
Alimentazione e fertilità: gli studi scientifici
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) considera patologica l’assenza di concepimento dopo 12/24 mesi di regolari rapporti sessuali mirati non/ protetti. In questi casi si parla di infertilità che può essere riferita all’uomo, alla donna o alla coppia.
In Italia la percentuale di infertilità si attesta intorno al 15%, a fronte di una media mondiale che oscilla tra il 10 e il 12%.
Stiamo quindi parlando di una patologia che ha una incidenza rilevante nel nostro Paese, rispetto alla quale l’Istituto Superiore della Sanità, di concerto con il Ministero della Salute, promuove non solo la ricerca ma anche importanti campagne di informazione.
Il legame tra alimentazione e fertilità è stato negli anni oggetto di molteplici studi. Uno, in particolare, ha avuto un forte impatto nelle successive disamine. Si tratta di una ricerca pubblicata nel 2007 e condotta da medici e ricercatori di Obstetrics & Gynecology.
Nello specifico, per otto anni sono state seguite 17.544 donne (senza una storia di infertilità alle spalle) durante la loro ricerca di una gravidanza e/o il raggiungimento di essa.
Lo studio ha rivelato che all’aumentare dell’aderenza a un modello di “dieta per la fertilità” era associato un minor rischio di infertilità dovuto a un disturbo ovulatorio.
La dieta proposta prevedeva:
- un maggior consumo di grassi monoinsaturi piuttosto che trans
- fonti proteiche vegetali piuttosto che animali
- carboidrati a basso indice glicemico
- latticini ricchi di grassi,
- multivitaminici e ferro da piante e integratori
Si è quindi osservato che una combinazione di cinque o più fattori legati allo stile di vita a basso rischio, tra cui dieta, controllo del peso e attività fisica, è stata associata a un rischio inferiore del 69%.
Il risultato dello studio ha quindi dimostrato che seguire un modello di “dieta della fertilità” può influenzare favorevolmente la fertilità in donne sane, così come può prevenire la maggior parte dei casi di infertilità dovuti a disturbi dell’ovulazione.
Potremmo citare molti altri studi al riguardo, in particolare quello condotto da Erasmus MC-University Medical Center Rotterdam e quello proposto da Journal of Nutritional & Enviromental Medicine e i risultati sarebbero sempre e comunque convergenti nel ritenere l’alimentazione, e la corretta nutrizione, importantissime per la fertilità sia femminile che maschile.
Quanto incide l’alimentazione sulla fertilità?
Alimentazione e fertilità abbiamo visto che sono strettamente connesse.
Si tratta di una causalità che aumenta le probabilità del concepimento in assenza di patologie specifiche invalidanti (che comunque possono trarne beneficio benché non certamente la guarigione).
Una sana alimentazione, dunque, contribuisce al mantenimento di un adeguato processo di ovulazione, intervenendo proprio sulla salute degli ovociti e diminuendo eventuali problemi infiammatori.
Buona parte delle sostanze che servono per incrementare la nostra produzione ormonale vengono assunte attraverso il cibo. Necessariamente, è vero anche il contrario, ossia che vi sono cibi, alimenti e stili di vita che inibiscono tale produzione.
Lo studio pubblicato da Obstetrics & Gynecology ha dimostrato che la corretta alimentazione diminuisce ampiamente il rischio di infertilità dovuta a problemi ovulatori. Tale risultato è incredibilmente promettente che non può non indurci a riflettere sulla necessità di prendersi cura del proprio corpo anche attraverso l’alimentazione.
In questo senso la guida di un nutrizionista esperto è fondamentale, mentre il “fai-da-te” è assolutamente sconsigliato.
Alimentazione e fertilità: le regole d’oro
Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene.
Virginia Woolf
Prima ancora di parlare di regole alimentari, è bene chiarire che nessuna dieta è miracolosa rispetto all’infertilità.
Può aiutare, sostenere e promuovere la fertilità ma non la può guarire se dovuta a patologie serie e invalidanti.
E’ bene ripeterlo perché è molto importante che la coppia si rivolga agli specialisti se ritiene che vi siano patologie in atto che stiano impedendo la gravidanza.
In secondo luogo, sottolineiamo che l’alimentazione corretta va praticata sia dall’uomo che dalla donna affinché offra i migliori risultati.
Infine, miglioramenti significativi si ottengono non prima di tre mesi e continuando con la dieta nel lungo periodo.
Il principio di base è il bilanciamento di tutti i nutrienti in abbinamento ad un’analisi specifica di ogni singolo caso.
Seguire infatti una generica dieta per la fertilità non vi aiuterà come potrebbe invece aiutarvi una dieta stilata a seguito di una visita specialistica.
Altro elemento da tenere in debita considerazione è la qualità dei cibi che vengono consumati. Preferire cibi freschi e di stagione, meglio se consumati crudi o a seguito di cotture leggere (a vapore ad esempio) è un’altra scelta che ha il proprio peso in termini di risultati.
Diminuire la quantità di zuccheri introdotti, tenere sotto il controllo il peso che non dovrà né essere eccessivamente alto e nemmeno eccessivamente basso e fare regolare attività fisica completeranno il quadro.
Infine, prendersi i giusti tempi per consumare i pasti è una buona regola che vale sempre, indipendentemente che siate o meno cercando una gravidanza.
Lo stress è nemico della fertilità e il vivere di corsa lo è ancora di più.
Cosa mangiare se si vuole rimanere incinta?
Tra gli alimenti che si ritiene siano i più adatti a favorire il concepimento troviamo sia quelli classici, buoni in qualsiasi momento della nostra esistenza e sia qualcuno che non ci saremmo aspettati.
In particolare, favoriscono la fertilità della coppia:
- Frutta e verdura, meglio se di stagione
- Cereali integrali
- Pesce azzurro
- Riso
- Pollo
- Frutta secca
Ma anche:
- Crostacei
- Pane e pasta, possibilmente integrali
- Latte intero e suoi derivati
IMPORTANTE:
Per favorire il concepimento sono molto importanti le vitamine e i sali minerali da assumere attraverso l’alimentazione. In particolare, mi riferisco a acido folico, vitamina A e E e tutto il complesso delle vitamine B, in particolare B12.
Per migliorare invece la funzionalità spermatica è fondamentale lo zinco presente nella patata dolce e nelle verdure a foglia verde. Importante anche l’apporto corretto di acido folico e vitamina A.
Sempre in epoca preconcezionale, è di estrema importanza la corretta assunzione di acido folico per la prevenzione dei difetti del tubo neurale come spina bifida o anencefalia. Inoltre, la carenza di acido folico potrebbe associarsi a possibili ritardi nella crescita intrauterina o a parto prematuro.
Cosa non mangiare (e non fare) se si vuole rimanere incinta
Al di là di fumo, alcol, caffeina e ovviamente droghe che sono nefasti per tanti motivi, inclusa la fertilità, i cibi che andrebbero evitati se desiderate una gravidanza sono:
- Cibi industriali lavorati o semilavorati
- Carne rossa
- Carne di agnello e di maiale
- Cibi fritti
- Panna
- Dolciumi
- Formaggi grassi
IMPORTANTE:
E’ stato ampiamente dimostrato che pesticidi e agenti chimici hanno un effetto deleterio sul nostro organismo, in particolare se riferito alla fertilità sia maschile che femminile. Evitare la frutta trattata e cercare di consumarne di biologica aiuta. Se proprio non possiamo procurarcene, laviamo accuratamente frutta e verdura e, nel caso della frutta, evitiamo di mangiare le parti più vicine al picciolo in quanto è lì che si accumulano le maggiori quantità di pesticidi e diserbanti.
CONCLUDENDO:
- L’alimentazione e la dieta per la fertilità aiutano il nostro organismo a predisporsi al meglio per la gravidanza
- Equilibrio e varietà uniti alla genuinità dei prodotti che mangiamo sono alla base della buona riuscita del nostro intento
- Uno stile di vita sano e poco stressante coadiuvano il processo
- Nel caso in cui vi sia il dubbio di essere soggetti a una qualche patologia che impedisce la gravidanza è indispensabile rivolgersi agli specialisti
- La dieta adatta ad aumentare la fertilità va fatta da un medico specializzato e calibrata in funzione della singola persona
- Se vuoi approfondire il tema del ritorno alla fertilità dopo una gravidanza ti suggerisco, infine, questo articolo.
Bibliografia:
- https://journals.lww.com/greenjournal/Abstract/2007/11000/Diet_and_Lifestyle_in_the_Prevention_of_Ovulatory.17.aspx
- https://repub.eur.nl/pub/38822/
- https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/13590840801934355
- https://www.iss.it/infertilit%C3%A0-e-pma#:~:text=L’Organizzazione%20Mondiale%20della%20Sanit%C3%A0,circa%20il%2010%2D12%25.
- https://www.aogoi.it/media/6447/quaderni-aogoi-guida-folati.pdf
- https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioContenutiDonna.jsp?lingua=italiano&id=4474&area=Salute+donna&menu=nascita