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Il latte artificiale è un sostituto del latte materno e può essere necessario in diverse situazioni, come difficoltà nell’allattamento, scelte personali o esigenze mediche. Ma quando è opportuno usarlo? Quale tipo scegliere? In questo articolo, troverai una guida completa su quando introdurre il latte artificiale, quali sono le diverse tipologie disponibili.

Quando usare il latte artificiale?

L’allattamento esclusivo al seno è il metodo naturale e raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per nutrire il neonato per i primi sei mesi. Questo poiché il latte materno fornisce, tra le altre cose, benefici sia nutrizionali che immunologici. Tuttavia, ci sono situazioni in cui il latte artificiale rappresenta una valida alternativa o un’integrazione necessaria.

Alcune mamme potrebbero trovarsi di fronte a difficoltà nell’allattamento, condizioni mediche particolari o scelte personali che rendono l’uso della formula artificiale la soluzione adatta a garantire una nutrizione adeguata al proprio bambino. In questi casi, è importante essere informati sulle diverse opzioni disponibili, comprendere quando è opportuno introdurre il latte artificiale e seguire le corrette modalità di preparazione per assicurare il benessere del neonato.

Problemi con l’allattamento materno

La mamma può incorrere in problemi nell’avvio o nella prosecuzione dell’allattamento esclusivo al seno. Il primo consiglio è sottolineare che molte situazioni sono risolvibili con il supporto adeguato di un professionista in allattamento IBCLC (consulente professionale in allattamento) o ostetrica specializzata. I problemi più comuni in questi casi possono essere:

  • Scarsa produzione di latte, non risolvibile nemmeno con adeguato supporto, che richiede un’integrazione di formula artificiale.
  • Difficoltà nell’allattamento che causano stress psicologico nella mamma.

Problemi di salute della madre

Alcune condizioni mediche possono rendere difficile o impossibile l’allattamento al seno. In questi casi, il latte artificiale diventa una scelta necessaria per garantire un’alimentazione sicura e adeguata al neonato. In presenza di problemi di salute, è fondamentale consultare il proprio medico o un professionista sanitario per valutare le opzioni più sicure per la nutrizione del bambino.

Tra le condizioni che possono impedire o sconsigliare l’allattamento troviamo:

  • Malattie infettive: infezioni come HIV (Virus dell’Immunodeficienza Umana), HTLV-1 e HTLV-2 (Virus della leucemia a cellule T dell’uomo), possono essere trasmesse al bambino attraverso il latte materno, rendendo il latte artificiale l’alternativa più sicura.
  • Terapie farmacologiche incompatibili con l’allattamento: alcuni farmaci essenziali per la salute della madre, come quelli chemioterapici, alcuni immunosoppressori e alcuni psicofarmaci, possono passare nel latte materno e risultare dannosi per il bambino.

Ciò detto, però, va ricordato che sono pochi i farmaci che non possono essere assunti in allattamento come ribadisco in questo video: https://www.instagram.com/reel/DAvXh9SK1-V/

  • Malattie metaboliche o ormonali: condizioni come il diabete non controllato o gravi disfunzioni tiroidee possono compromettere la produzione di latte e rendere necessario il ricorso alla formula artificiale.
  • Interventi chirurgici al seno: operazioni come la mastectomia o alcuni tipi di riduzione mammaria possono influire sulla capacità di produzione del latte.

Scelta personale

L’allattamento al seno è una pratica naturale e raccomandata, ma non sempre rappresenta la scelta più adatta per tutte le madri. Alcune donne scelgono consapevolmente di nutrire il proprio bambino con latte artificiale per diverse ragioni, che spaziano da esigenze pratiche a considerazioni emotive e personali. La decisione di non allattare può, dunque, derivare da diversi fattori, tra i quali:

  • Esigenze lavorative: il ritorno al lavoro, orari irregolari o un’occupazione particolarmente impegnativa unite alla difficoltà o impossibilità di usare un tiralatte come aiuto, possono rendere difficile mantenere l’allattamento esclusivo al seno.
  • Esperienze pregresse: madri che hanno avuto difficoltà in precedenti esperienze di allattamento possono preferire il latte artificiale per evitare stress o problemi già vissuti in passato.
  • Scelte personali: motivazioni personali, emotive, fisiche o psicologiche che spingono la madre ad una scelta diversa .

IMPORTANTE: Qualsiasi scelta è legittima ed è necessario che venga fatta in modo consapevole. È fondamentale basarsi su informazioni affidabili provenienti da fonti certe.  Non esiste una scelta giusta o sbagliata, ma solo la decisione più adatta alla situazione individuale di ogni famiglia e/o di ogni diade madre/figlio.

Tipologie di latte artificiale: quale scegliere?

Laddove non sia presente il latte materno, o non fosse sufficiente, l’industria propone dei preparati diversi in base all’età e alle esigenze del bambino 

Latte artificiale di partenza (Formula 1)

  • Indicato dalla nascita fino ai 6 mesi.
  • Contiene proteine, grassi, carboidrati, vitamine e minerali.

Latte di proseguimento (Formula 2)

  • Pensato per i bambini dai 6 ai 12 mesi.
  • Ha una composizione leggermente diversa rispetto alla Formula 1, con un leggero aumento di ferro e proteine, ma non apporta benefici significativi rispetto alla continuazione con la Formula 1.

Le nuove linee guida dell’OMS sull’alimentazione complementare sottolineano che non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino un vantaggio nutrizionale nell’uso della Formula 2 rispetto alla Formula 1 dopo i 6 mesi. Si può tranquillamente continuare con la Formula 1 fino ai 12 mesi, in parallelo con l’introduzione dei cibi solidi.

Fonti scientifiche di riferimento:

  • OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) – Linee guida sull’alimentazione complementare.
  • EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) – Non esistono requisiti nutrizionali specifici che rendano la Formula 2 indispensabile.
  • AAP (American Academy of Pediatrics) – Il latte di proseguimento non è essenziale se il bambino assume una dieta equilibrata.
  1. Latte di crescita (Formula 3)

  • Dai 12 mesi in poi, come complemento di una dieta solida.
  • Contiene ferro, calcio e vitamine.

Si tratta di una formula non obbligatoria. Se la famiglia è solita consumare latte vaccino, il bambino, infatti, potrebbe passare direttamente al latte vaccino intero dopo l’anno di età, se non ci sono controindicazioni (in questo caso è opportuno discutere di questa possibilità con il pediatra).

  1. Latte artificiale speciale (per esigenze particolari)

Il latte speciale dovrebbe essere indicato dal pediatra di riferimento. Di seguito i principali:

Tipo di LatteIndicazioni
Latte ipoallergenico (HA)Per bambini a rischio allergie, contiene proteine parzialmente idrolizzate.
Latte AR (anti-rigurgito)Contiene addensanti per ridurre il reflusso gastroesofageo.
Latte comfort/digestivoPer bambini con coliche o stitichezza, contiene proteine più digeribili.

Latte artificiale: ecco gli errori da evitare

Ci sono molte accortezze da conoscere per utilizzare il latte artificiale nel modo corretto e senza rischi:

  • Usare latte vaccino prima dei 12 mesi come sostituto del latte materno – Può causare problemi digestivi e carenze nutrizionali, nonché anemia.
  • Modificare le dosi del latte senza consiglio medico – Può determinare sovralimentazione o carenze nutrizionali.
  • Riutilizzare il latte avanzato oltre le modalità suggerite – Rischio di contaminazione batterica. Leggi di più
  • Offrire il biberon con il bambino in posizione orizzontale – Il flusso troppo forte può causare un eccesso di ingestione di aria causando o aggravando condizioni come le coliche intestinali, il rigurgito e il reflusso
  •  Preparare il latte in polvere senza seguire le indicazioni corrette Scopri come fare

In conclusione, come scegliere il latte artificiale giusto?

La scelta del latte artificiale è una decisione che può derivare da diverse necessità, sia mediche che personali. Sebbene l’allattamento esclusivo al seno sia raccomandato dall’OMS per i primi sei mesi di vita, esistono situazioni in cui il latte artificiale diventa un valido supporto per garantire la corretta alimentazione del neonato.

È fondamentale che le madri e le famiglie possano prendere questa decisione in modo consapevole, informandosi sulle diverse opzioni disponibili e affidandosi a fonti affidabili.

Che si tratti di una scelta obbligata per motivi di salute o di una preferenza personale, è importante selezionare una formula adatta alle esigenze del bambino, evitando errori comuni nella preparazione e somministrazione.

In definitiva, non esiste una scelta giusta o sbagliata, ma solo la soluzione più adatta per ogni madre e bambino. L’importante è che la decisione venga presa con serenità, senza pressioni o sensi di colpa, mettendo al centro il benessere del piccolo e il comfort della famiglia.

Infine, qualunque sia la tua scelta, assicurati di seguire le corrette modalità di preparazione del latte artificiale per garantire sicurezza e nutrizione ottimali al tuo bambino.

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